Napoli-Fiorentina, la lezione di Italiano

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Napoli-Fiorentina, la lezione di Italiano

Napoli-Fiorentina finisce il trionfo per la squadra di Vincenzo Italiano, una sconfitta molto amara per Luciano Spalletti:

Nella gara che avrebbe potuto consolidare le speranze di scudetto del Napoli, Spalletti riceve una lezione di gioco dal collega Italiano. È stata una gara ben giocata soprattutto dalla Fiorentina che vince con merito chiudendo già in vantaggio il primo tempo con il gol di Gonzalez, mostrando un volto spumeggiante ed offensivo. Insigne ha provato qualche soluzione, assieme a Politano ed Osimhen ma Ospina è stato più impegnato di Terracciano in un centrocampo dove Ruiz e Zielinski hanno dimostrato una coesistenza difficile. Infatti il Napoli è migliorato solo con l’ingresso del folletto belga al posto di Ruiz, che momentaneamente rimette in sesto la gara con un tiro ben assestato su assist del capitano di Frattamaggiore. Gli equilibri però con l’ingresso anche di Lozano al posto di Politano non sono ben registrati perché la Fiorentina esplode nelle giocate offensive con questo acquisto del mercato di riparazione, proveniente dalla squadra dello stabiese Sebastiano Esposito, Cabral, che diventa protagonista e dopo il gol di Ikone fulmina

Ospina, praticamente chiudendo il discorso a favore della sua squadra. Non serve il gol di Osimhen a creare le condizioni della rimonta perché il Napoli, indipendentemente dalle assenze di Di Lorenzo e Anguissa ha mostrato una condizione atletica non brillante, al cospetto di una squadra molto motivata, che sembrava quella che stava giocando per il titolo. Insomma anche in questa stagione la Fiorentina, che peraltro ha umiliato il Napoli anche in coppa Italia, blocca i sogni di una squadra incapace di fare bene nelle gare casalinghe e che allontana pressoché definitivamente un obiettivo, che evidentemente interessava solo al pubblico, che oggi ha riempito lo stadio, più che alla squadra, al tecnico e soprattutto ad una società, da sempre concentrata solo al piazzamento nella Champions League. Le cause della sconfitta sono la mancanza delle strategie giuste per fare risultato pieno in casa dopo un primo tempo nel quale le sicurezze della squadra vengono completamente meno, nonostante un buon inizio. Nella ripresa il gol di Mertens aveva illuso, ma e’ mancata la giusta attenzione in difesa, che torna a subire tre gol come contro l’Inter a Milano e l’Atalanta in casa, e una manovra offensiva adeguata per una squadra che lotta per il titolo. La squadra è stata troppo lunga, al cospetto di un’ottima Fiorentina, che ha dato una lezione di gioco, e neanche nella ripresa il Napoli ritrova la fiducia necessaria a vincere questo tipo di gare. Insomma non rimane che affidarsi alla matematica per sperare ancora, confidando in ulteriori passi falsi delle concorrenti, che al momento sono nettamente favorite e che comunque hanno dimostrato di gestire meglio le gare casalinghe anche nel momento peggiore del loro campionato.

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