La fiction Rai ‘Le indagini di Lolita Lobosco’, oltre a regalarci le splendide immagini della città di Bari, solletica anche il palato di noi telespettatori, mostrando puntata dopo puntata svariate ghiottonerie.Dopo i lampascioni, gli spaghetti all’assassina, ‘e sporcamuss e il panino con il polpo, nel secondo episodio della seconda stagione, ad arrivare in tavola è lo scammaro.
E’ Carmela, la madre di Lolita Lobosco, nella fiction interpretata dalla bravissima Lunetta Savino a preparare uno scammaro per la cena dell’ospite che alloggia presso il suo B&B.Nel corso della puntata Carmela (Lunetta Savino) precisa ripetendolo più volte che si tratta di una ricetta napoletana.
Cos’è lo scammaro?
Si tratta di una frittata di pasta realizzata senza l’uso delle uova, una pietanza che un tempo veniva consumata durante i giorni di Quaresima.
Due le ipotesi circa l’origine del nome.Una riguarderebbe alcuni monaci che per motivi di salute pare consumassero carne anche durante i giorni di Quaresima.
Essi per non turbare gli altri confratelli che rispettavano il precetto religioso si chiudevano nelle loro camere (“cammere” in napoletano).Essi dunque “cammaravano”, mente i confratelli che rispettavano il precetto religioso “scammaravano”.
Secondo un’altra ipotesi, invece, il termine “scammaro” deriverebbe da tale Camerone che era solito organizzare sontuosi banchetti.Da Camerone, “scammaro” (la “s” ha valore privativo) per indicare un piatto povero.
Lo scammaro di solito viene realizzato con gli spaghetti e viene condito con capperi, olive ed alici.In rete si trovano tantissime ricette dello scammaro – ricetta che trovate anche sul testo originale della Genisi “Lo scammaro avvelenato – e altre ricette” edito da Sonzogno.
Buona lettura e buon appetito!