L’iniziativa si inserisce nel quadro del Green Deal Europeo, in linea con la EU Biodiversity Strategy for 2030, che mira a riportare la natura al centro della vita quotidiana, attraverso un piano d’azione volto a proteggere la biodiversità entro il 2030.La produzione della Noce di Sorrento, una volta fiorente, ha subito un drastico calo, registrando una riduzione del 92% rispetto agli anni ‘70, quando la Campania esportava noci principalmente verso gli Stati Uniti.
Il progetto prevede diverse fasi: la raccolta di giovani piantine, nate spontaneamente nei noceti della Penisola, l’innesto presso il vivaio regionale “Le Tore”, e corsi pratici per insegnare tecniche di riproduzione e innesto a nuove generazioni di agricoltori.Il recupero delle piantine è iniziato presso l’azienda agricola di Luisa Miniero, una delle prime a partecipare al progetto.
Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per il futuro della biodiversità agricola campana e per la riscoperta di una coltivazione storica che, un tempo, era simbolo di eccellenza locale e internazionale.