Giovedì 5 giugno alle ore 18.30, il Museo Cappella Sansevero di Napoli ospiterà una visita guidata solidale promossa da Fondazione ANT. Un’occasione per unire l’esperienza artistica alla solidarietà concreta: l’intero ricavato sarà destinato all’assistenza domiciliare per malati oncologici e ai progetti gratuiti di prevenzione sanitaria oncologica dell’ente.
Il sostegno del Museo e la guida d’eccezione
L’iniziativa è resa possibile grazie alla disponibilità della direttrice Maria Alessandra Masucci e di Francesca Liotti, responsabile della valorizzazione del museo, da sempre aperto a progetti civici e inclusivi. La visita sarà guidata da Luca Del Vaglio, storico dell’arte e divulgatore, che condurrà i partecipanti tra le meraviglie della Cappella, dal celebre Cristo Velato alle vicende del Principe Raimondo di Sangro.
Laboratorio artistico e aperitivo finale
Al termine, il pubblico visiterà il laboratorio artistico Lab 25, dove l’artista Laura Mazzella offrirà un’interpretazione contemporanea della simbologia napoletana. A seguire, un aperitivo firmato Casa Infante, con radioguide fornite da Dikon per un’esperienza confortevole. Il contributo è di 20 euro per adulti, 10 per ragazzi (7-15 anni), gratuito sotto i 6 anni.
Fondazione ANT: assistenza e prevenzione da 45 anni
Fondata nel 1978, Fondazione ANT è oggi la principale realtà italiana non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore. Attiva in 12 regioni, ha curato oltre 170.000 persone. Opera con 534 professionisti e oltre 2.000 volontari. ANT si distingue anche per i suoi progetti di prevenzione oncologica gratuiti, che dal 2004 hanno raggiunto più di 287.000 pazienti in 88 province.
Un modello di sanità sociale sostenibile
Grazie a fondi privati, 5×1000, lasciti e donazioni, ANT finanzia la gran parte delle sue attività. Uno studio Human Foundation ha calcolato che ogni euro investito nelle attività della Fondazione genera fino a 5 euro di benefici socio-economici. ANT promuove una sanità basata sulla Eubiosia – vita in dignità – con un impatto concreto sulla qualità della vita dei pazienti oncologici e delle loro famiglie.