A Cercola Villa Buonanno viene restituita alla storia

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Villa Buonanno si trova a Cercola, ma rappresenta uno dei centri della storia. 

Si tratta della villa che apparteneva a una donna che ha avuto il merito di salvare tante opere della cultura italiana dalle bombe tedesche. Questa villa da adesso ospiterà un ristorante e un relais.  Villa Buonanno” è un piccolo tesoro collocato ai confini con Napoli, nel comune di Cercola. All’inizio del ‘900 questo luogo meraviglioso era occupato da un latifondo di proprietà dell’aristocratica famiglia Buonanno. Le sue immense stanze ora accolgono turisti provenienti da tutta Europa attirati dal fascino del luogo con la sua “torre platta”,  ovvero una torre piatta e smerlata, simbolo stesso del paese. All’interno oggi c’è un ristorante, “La Torre”, appunto, guidato dal giovane chef Mario Strazzullo. 

Questo villa è importante perché nasconde un piccolo segreto, che appartiene alla storia d’Italia e di cui è protagonista una donna. Villa Buonanno, infatti, era la residenza estiva di Mary Buonanno Schellembrid, la bibliotecaria che salvò Brera dall’incendio dell’agosto del 1943 scoppiato in seguito al bombardamento di Milano e più tardi, nel 1945. si occupò del salvataggio di circa 170.000 volumi della biblioteca Briadense in un ricovero segreto. Il magnifico portale gotico della villa, insieme alla corte e al giardino, dove un tempo germogliava un immenso frutteto ed aveva  tre pozzi per la raccolta dell’acqua, sono ancora lì, unica prova di  un passato glorioso.

 

“Quando acquistammo questo luogo c’erano solo rovine, era il 1996. La ristrutturazione cominciò 10 anni più tardi e durò ben 4 anni perché l’edificio era cadente. Col tempo ho scoperto la lunga storia della famiglia Buonanno e soprattutto di Mary, eroina della nazione”,

spiega Laura Greco che insieme a Giuseppe De Falco, è titolare del Relais Villa Buonanno.

“Oggi la villa ospita un relais ma anche un ristorante situato proprio in quella torre che gli abitanti di Cercola riconoscevano da chilometri, punto di riferimento del latifondo. Da noi tra le tante prelibatezze è possibile gustare anche il più noto colurcio, un piatto tipico di Cercola che mangiavano i contadini del latifondo a base di pane, pomodoro, acciughe e aglio”.

Una storia che molti hanno dimenticato, e che è stata ma ricordata in un libro da Luigi Zanzi, marito di Livia (unica figlia di Mary attualmente in vita), dal titolo “Storia di Mary Buonanno Schellembrid: la biblioteca Briadense negli anni di guerra dal salvataggio alla ricostruzione”.

portale gotico Villa Buonanno, prima del restauro
portale gotico Villa Buonanno, prima del restauro

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