Presentata a Napoli la diciannovesima edizione di “Pulcinellamente”.
Il manifesto della rassegna dedicata a Dario Fo è firmato da Lello Esposito. Alla presentazione erano presenti gli organizzatori Elpidio Iorio, Carmela Barbato ed Antonio Iavazzi oltre che l’onorevole Camilla Sgambato ed altre personalità del mondo culturale del territorio.
La kermesse ha ricevuto la vicinanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha donato una medaglia all’organizzazione. Il festival è uno degli appuntamenti più seguiti nell’ambito del teatro – scuola. Il programma di quest’edizione si snoda in dieci giorni. Seminari, convegni, laboratori, spettacoli teatrali. E ancora mostre e cortometraggi. Questi gli appuntamenti che vedranno coinvolte le scuole d’Italia.
Ferzan Ozpetek, Cristina Donadio, Paolo Caiazzo, Lello Arena, Flavia Gatti, Toni D’Angelo, Stefania De Angelis, questi tra i premiati dell’edizione 2017 di “Pulcinellamente”. Nell’ambito della rassegna si parlerà dei 125 anni della nascita del quotidiano “Il Mattino”, de “La Smorfia” e di altri argomenti di interesse culturale. In serata, spettacoli teatrali di artisti locali. Gianni Aversano e Giovanni Servillo porteranno in scena “Pulcinella ride e grida ancora”; mentre, Alessandra De Palma “Lacrime e na’ mamma”.
Ad ospitare l’evento, che terminerà con la cerimonia di premiazione domenica prossima, il Teatro Lendi di Sant’Arpino. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Campania, dal comune di Sant’Arpino e dalla Pro loco territoriale. Nel corso di quest’inverno, si è tenuta anche l’edizione “winter” del festival. Ad essere interessati dalla kermesse i comuni di Orta di Atella, Frattaminore e Sant’Arpino.
Tra gli ospiti Alessandro Preziosi, Pierluigi Tortora e Jacopo Fo. Il figlio di Dario ha ricordato nel corso di una cerimonia la figura del padre, premio Nobel della letteratura. Soddisfazione per l’evento da parte dei tre sindaci atellani:
“Energia istituzionale con il festival di Pulcinellamente, dopo l’istituzione della conferenza dei sindaci atellani. La rassegna è un modo per divulgare la cultura atellana in Italia”.