L’insolito martedì di Vineapolis
Molto più di una mostra fotografica, l’enoteca Vineapolis ha ospitato “Ad un amico sconosciuto”, interessante progetto multimediale che ha visto, accanto alla mostra fotografica di Letizia Maffei, anzi a complemento di essa, un reading letterario, una performance d’arte estemporanea e la proiezione di un video, il tutto ispirato da un pescatore ischitano di nome Giovanni.
Tutto, come spesso accade, nasce per caso; Letizia Maffei, in compagnia di un’amica, in un pomeriggio piovoso, si ripara in un bar dell’ isola verde e incontra questo “amico sconosciuto”; complice la bella tradizione enologica locale, la Maffei (docente di scuola media con una antica passione per la fotografia) comincia a scattare. Il risultato, che consta di sei scatti in bianco e nero, intensi e affascinanti, è stato esposto nella saletta musicale dell’enoteca flegrea martedì 21 marzo.
“Un viaggio fotografico e non solo nell’animo di Giovanni, vecchio lupo di mare conosciuto un pomeriggio di primavera in un bar sulla spiaggia”
Racconta Letizia Maffei che l’idea di strutturare questo format è avvenuta step by step, formandosi tra le mani della fotografa; coinvolgere gli amici è stato normale e così troviamo l’avvincente testo -a firma di Attilio Modugno- su Alicarnasso, ricco di malìe, di incanti, di accenti talvolta dolorosi che viene letto da Giorgio Di Dio.
Nello stesso momento il maestro Rino Devoti si dava al fingerpainting, raccogliendo e facendo sue le emozioni che arrivavano dalla lettura e trasponendola sulla tela. A conclusione di tutto ciò, è stato proiettato un video, a cura di Pino Lanni, con altre, suggestive immagini firmate dalla Maffei accompagnate dalla inconfondibile voce di Ivano Fossati che ricorda a tutti che “C’è tempo”.
Neppure la scelta del giorno dell’equinozio di primavera è stata casuale per Letizia Maffei, cittadina del feudo bagnolese per scelta, quando rientrò dal bergamasco e volle cercare casa nel “quartiere d’acciaio”; 20 anni fa cominciò la sua vita in un posto che era assai lontano da lei per molte ragioni. Ma poi scoprì un angolo di mare dal terrazzino della sua casa in affitto, e da allora vive a Bagnoli, X Municipalità, il luogo dei sogni infranti e della voglia di sopravvivere ad essi.
Ed è in questa ottica che Salvatore Esposito, il titolare di Vineapolis, ha accolto, con la sua proverbiale ospitalità, questo evento multimediale che ha lasciato il segno negli abituali frequentatori del suo locale. Non solo dunque la cultura del vino, ma il vino che fa cultura.