“Schiuvamm Stabia rà croce”. È questo in sintesi il grido di battaglia lanciato dalla lirica Post fata resurgo presentata allo Stabia Hall dalla Compagnia del Futuro.
Post fata resurgo è un inno alla lotta che parte dal Faito ed accomuna il mare che bagna Castellammare e le sorgenti termali e vuole raggiungere il cuore di tutti quelli che hanno a cuore le sorti di una terra splendida, lasciata lentamente morire dai suoi stessi cittadini.
Un invito a combattere per la liberazione di Stabia che è come uno schiaffo in pieno viso a chi nel corso degli ultimi decenni l’ha letteralmente immiserita, offesa e privata di quei tesori preziosi che l’hanno resa unica al mondo. Un invito a non subire tacitamente quelle devastazioni fisiche e morali che l’hanno ridotta spietatamente nello stato comatoso in cui ora versa, un invito a rialzarsi, a non restare passivi di fronte allo scempio attuale sotto gli occhi di tutti.
Post fata resurgo, locuzione latina che tradotta letteralmente significa “dopo la morte mi rialzo” è il motto della Fenice che compare sullo stemma di Castellammare di Stabia e che, nella “lirica bastarda” di Cristian Izzo, può essere interpretata anche come “finalmente mi faccio vivo” dopo anni di sofferenza silenziosa ed appiattimento su consuetudini di vita esclusivamente personalistiche. Una vera e propria rivoluzione insomma, con la consapevolezza che la battaglia non sarà facile perché il nemico da combattere è rappresentato dagli stabiesi stessi, proprio dal popolo che si cerca di difendere e salvare. A parere di chi scrive, la “lirica bastarda” di Izzo andrebbe rappresentata quotidianamente nell’aula “Falcone e Borsellino” di Palazzo Farnese per stimolare le coscienze di coloro che ci amministrano e risvegliare la “stabiesità” di ognuno di essi. Utopia, soltanto utopia. La realtà dei fatti è che la Compagnia del Futuro non ha ricevuto alcun contributo per la realizzazione dello spettacolo.
A questo punto consiglierei all’autore di aggiungere un segno d’interpunzione al titolo della lirica, trasformandolo in “Post fata resurgo” ?