Nel pieno centro della città di Napoli, sotto il rione Sanità, esiste quello che è stato considerato il secondo cimitero paleocristiano più importante della città. Proprio sotto la Cripta di San Gaudioso, oggi riportata al suo antico splendore
Cripta di San Gaudioso. Il restauro e la riapertura
Il rione Sanità sorge in una valle utilizzata nell’antichità come necropoli.
Ipogei durante l’era ellenistica, e catacombe durante il periodo paleocristiano.
E proprio la cripta di San Gaudioso è stata oggetto da oltre un anno di un accurato restauro, che l’ha fatta tornare agli antichi splendori.
La cripta di San Gaudioso si trova all’interno della basilica di Santa Maria alla Sanità.
Cripta di San gaudioso. Storia dell’uomo che ha dato il nome al monumento
Settimio Celio Gaudioso, o Gaudioso l’Africano, divenne vescovo di Abitine (Tunisia).
Nell’epoca della controversia ariana venne imbarcato dal re Genserico alla volta dell’Italia, e fortuitamente sbarcò a Napoli.
Stabilì la sua residenza nella zona di Capodimonte, e lì vi issò un monastero. Tra le sue opere si ricordano la traslazione di alcune reliquie di Santa Restituta, oltre al merito di avere introdotto la regola agostiniana, ancora sconosciuta in Italia all’epoca del suo arrivo.
Alla sua morte, avvenuta intorno al 451 d. C. la sua sepoltura divenne luogo di culto.
Il cimitero paleocristiano si ingrandì e divenne catacomba di San Gaudioso.
Cripta di San Gaudioso. I restauri
Il restauro della Cripta di San Gaudioso è stato finanziato con circa 400 mila euro dal Ministero dei beni Culturali.
Si è intervenuti sugli affreschi delle nicchie e degli altari laterali.
I rivestimenti degli stessi, in marmo policromo sono stati restaurati, così come la volta, gli stucchi e le maioliche del pavimento.
Padre Antonio Loffredo, parroco del rione, è incredulo. All’ANSA racconta del suo arrivo, oltre 15 anni fa. Il restauro della Cripta di San Gaudioso all’epoca era l’ultimo dei problemi del quartiere.
Eppure, con una grande profusione di impegno, da parte delle autorità e della comunità, il restauro è stato completato.
All’inaugurazione anche l’ orchestra del quartiere, la Sanitansemble. Composta da ragazzi della Sanità
All’interno della cripta anche un affresco di una Madonna Bizantina, restaurato nel 2011, considerato la più antica rappresentazione mariana presente in Campania.