Elena Martini, astro nascente del violino: un amore sbocciato a soli 6 anni

Intervista esclusiva alla musicista del conservatorio Nicolò Paganini di Genova “Elena Martini” che insieme ai suoi compagni di classe hanno presentato la Masterclass preparato con l’insegnante Vittorio Marchese presso il Museo Chiossone di Genova


Raccontami un po’ di te, quanti anni hai? Come è iniziata la tua passione per il violino?

Ho 17 anni, e la mia passione per il violino è iniziata quando avevo 6 anni e ho sentito a scuola, la mia scuola germanica, il violino per la prima volta suonato da un mio amico. Me ne sono innamorata e quindi ho iniziato a chiedere ai miei genitori di suonare questo strumento; loro speravano che scegliessi il piano ma non c’è stato verso e così ho cominciato a 6 anni.

Se dovessi usare 3 aggettivi che ti definiscono?

Solare, e contemporaneamente introversa ed estroversa.

Hai mai considerato di intraprendere un’altra strada oltre il violino?

Si, ho molti sogni, ma sicuramente il più grande è quello di intraprendere la strada del violino.

Parlaci del concerto di quest’oggi: Cos’hai portato? Hai suonato da sola?

Io ho suonato il Rondo capriccioso di Saint-Saëns con l’accompagnamento della fantastica Valentina Messa. Ho suonato con i miei compagni di classe, preparata dal mio insegnante Vittorio Marchese, poi con altri ragazzi che hanno frequentato la Masterclass del maestro Rossi e con i quali abbiamo deciso di presentare il lavoro svolto un mese fa.

Hai studiato?

Si, assolutamente. Ho appena finito la maturità e mi sto dedicando al violino. Una volta terminato il conservatorio, valuterò a Genova cosa fare.

Da chi hai preso questo talento ?

Da mia mamma, le è sempre piaciuto suonare il pianoforte per passione, e da mia nonna. Io però non volevo occuparmi del pianoforte, infatti ho scelto il violino.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Le fonti di ispirazione sono quelle che trovo in me stessa, sicuramente la mia passione e poi ci sono dei momenti che non si possono descrivere con una sola parola, trattandosi di una passione interna sostenuta da uno studio alle spalle.

Hai mai considerato di intraprendere un’altra strada oltre il violino?

Si, ho molti sogni, ma sicuramente quello che coltivo maggiormente è il violino.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il mio sogno è quello di diventare una violinista, di entrare in un’orchestra , magari in Germania o all’estero, e se dovessi riuscirci ne sarei molto felice

 

Patrizia Gallina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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