Dopo il passaggio di consegna dall’ultimo Expo del 2010 avvenuto a Shangay, la trentacinquesima esposizione universale si è svolta ed è tuttora in corso a Milano (già sede di detta esposizione nel 1906), inaugurata il primo maggio del 2015 e terminerà il 31 ottobre.
Tema di questa esposizione è “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, dunque intervistare i diretti interessati che si occupano della produzione e somministrazione dei cibi, è a nostro avviso una conseguenza naturale. In altre parole dare voce a chi a pieno titolo può esprimersi sull’argomento, data la professionalità, la competenza e conoscenza del mondo Expo.
Incontriamo per un’intervista lo chef partenopeo Antimo Puca, e solo alla fine della giornata, riesce a ritagliarci del tempo prezioso della qual cosa lo ringraziamo.
Intervista allo Chef Antimo Puca
– Antimo Puca, chef partenopeo come arriva a essere nello staff della ristorazione del padiglione Italia a Expo?
Grazie a Fabio Ometo, amico e socio dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Ci siamo incontrati molte volte a manifestazioni e rassegne di cucina. Un giorno parlando di Expo 2015, mi chiese se mi sarebbe piaciuto far parte della brigata di cucina, e senza farmelo chiedere due volte, dissi di sì.
Mi fece conoscere i vertici di Sire Ricevimenti che insieme a EP Ristorazione hanno creato il marchio Ecco Pizza e Pasta, il ristorante che si trova al centro del padiglione Italia, che insieme a Peck, sono gli unici ristoranti nel padiglione Italia.
-Ci parli delle tue giornate ?
Sono a ritmi sostenuti e iniziano la mattina presto. Al ristorante, facciamo 1300/1400 pasti al giorno, le pizze invece son un numero incalcolabile.
– Chi sono i tuoi colleghi e da dove vengono?
Sono quasi tutti napoletani tranne un ucraino. A cominciare, Fabio Ometo (excutive) che s’interessa del personale, di tutta la struttura, dell’aspetto economico come la spesa, poi io Antimo Puca (secondo chef) che preparo tutte le basi per gli assemblaggi dei piatti. Poi, Giovanni Palumbo, capo partita che si occupa della dispensa, dei prodotti che si devono comprare, Pasquale Vinaccio ed Ennio di Fenza, capi partita.
I ragazzi Vasyl Garbuz, Francesco Ciriello, Giovanni Esposito, Antonio Pennino, Gennaro Cioffi, aiuti cuoco sono il nostro forte; la macchina da battaglia, che dietro di noi danno un grande supporto nell’ unire le pietanze, senza di loro davvero non saprei immaginare come avremmo fatto. Al lavaggio Mimmo con la moglie entrambi siciliani, Peppe Calabrese, Fatiaa che è marocchina.Al banco pasta giù,dove i cibi vengono venduti ,ci sono tre ragazze:Maria,Desire e Delia.
Essendo cuoco per professione, ma amante e cultore della musica, sono io quello che tiene tutti in armonia, in primis ascoltano spesso i Rolling Stones, accompagnando le mie e anche le loro giornate.
– Sono passati personaggi importantissimi del panorama nazionale e internazionale a Expo, e nella vostra cucina?
Tanti i personaggi, giornalisti, ministri dell’agricoltura, calciatori, grandi della musica, come Bono degli U2, attori come Vincenzo Salemme, Michele Placido, Marisa Laurito, Valeria Marini, Brigitte Nielsen, Aurelio de Laurentis e tantissimi altri.
– Questa esposizione universale è “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”,quindi sull’alimentazione e ruolo fondamentale del cibo; pensi che Expo sia riuscito a mandare il giusto messaggio?
Qui l’esposizione del cibo è spettacolare, ce n’è per tutti i gusti. Dagli hamburger al coccodrillo dello Zimbabwe, dalle cavallette della Thailandia, al pesce crudo del Giappone, fino alla pasta al forno e buon vino di casa nostra, da questo punto di vista il pianeta è stato rappresentato tutto.
– Siamo a meno di due mesi dalla sua conclusione e nonostante le critiche che l’hanno accompagnato, fin da quando erano un progetto, sembra che proceda a vele spiegate verso l’arrivo.Ci dai un tuo giudizio da addetto ai lavori, da chi l’ha vissuto dal backstage?
A Expo credo che sia stato fatto un buon lavoro da parte di tutti noi addetti, abbiamo cercato e cercheremo fino all’ ultimo di diffondere il credo del mangiare bene e sano.
– Pregi e difetti di questo Expo?
Beh, i visitatori sono stati tanti, tantissime persone e giornate in cui non si riusciva a contenere tutti. Gli spazi sono pochi e sicuramente tante cose non hanno funzionato. L’organizzazione non è stata eccellente, però si è riusciti ad andare avanti, qualche padiglione ha chiuso per inagibilità e c’è stato qualche incidente non grave per fortuna. La sicurezza non è stata proprio attentissima, ma è stata una vetrina importante per Milano e l’Italia tutta. Per quanto mi compete e dove io ho operato, posso dire che il successo è stato enorme e più in generale, le file delle ultime settimane per entra te all’Expo, confermano quanto asserisco.
Siamo alle ultime settimane, l’affluenza ormai è copiosa, ci sono ore di attesa per entrare. A chi non è stato ancora a Expo, non perda quest’ultima occasione di visitarlo di giorno e anche di sera, con i suoi padiglioni e i tanti eventi collaterali che si svolgono al suo interno.
Foto per gentile concessione di Antimo Puca http://www.expo2015.org/it