Expo Milano 2015, una sfida vinta dall’Italia
Expo Milano 2015 è stata una scommessa fatta, e vinta, dall’attuale governo. Partito un pò in sordina, pochi all’inizio vi hanno prestato particolare attenzione, altri preannunciavano il flop. Ma poi, scatta un selfie di qua, pubblica un tweet di là, si è giunti al boom di presenze. Milioni di persone hanno visitato l’esposizione universale, ospitata quest’anno dall’Italia, tanto da giungere ad una fila di otto ore per il padiglione più ambito da tutti, quello del Giappone.
Abitudine tutta italiana?
Può darsi si sia trattato di una tipica usanza nostrana, ovvero quella di rinviare all’ultimo giorno, creando così una folla grandissima che ha riempito l’Expo e l’intera città di Milano nelle ultime settimane. I commenti su facebook non si sprecano, scatta il mito delle file di Expo.
I padiglioni di Expo Milano 2015
Code lunghissime di due ore per vedere, ad esempio, il padiglione Thailandia, nel quale i visitatori hanno fatto un percorso multimediale, con video su schermi enormi o proiettati sulle stesse pareti, che raccontano come questo paese asiatico abbia puntato la sua riscossa economica sullo sviluppo dell’agricoltura. Oppure il padiglione del Belgio con sculture fatte di cioccolato oppure modernissime tecniche di coltivazione realizzate con energia rinnovabile. O ancora quello della Spagna con i suoi piatti tipici, come la paella, con il prosciutto iberico e la sangria.
Un tuffo nella cucina di tutto il mondo, che poteva essere assaggiata attraverso i vari ristoranti e take away posti fuori ai vari padiglioni. Così, pur stando a Milano, si poteva mangiare carne argentina, noodles e riso orientali, bere sangria e birra belga, gustare il gulash.
Lo spettacolo dell’Albero della Vita
La maggior attesa quotidiana era per lo spettacolo serale, quello dell’albero della vita posto in Piazza Italia e il più fotografato dell’Expo. Gente accalcata, con telefonini alla mano, ha visto, intorno alle 21 di ogni sera, un affascinante spettacolo di suoni, luci e musica, davvero impressionante.
Milano. Tra risultati e ritorno alla normalità
La città di Milano ha tratto grande giovamento dalla manifestazione, carica di turisti come forse non lo è mai stata. Le strade del centro, a ridosso del duomo, sono state stracolme negli ultimi mesi. Le fermate dalla metro, come la frequentata Cadorna, erano piene anche dopo le undici di sera. Forse anche troppo per i residenti, che spesso si sono lamentati per la confusione in cui si è ritrovata la città. Adesso i milanesi potranno tornare alla loro normalità, ma con la soddisfazione che per sei mesi Milano è stata la capitale morale d’Italia e il centro attorno a cui è gravitata la cucina del globo.