Giro d’Italia 2013, si chiude.


Il Giro d’Italia 2013, novantaseiesima edizione della “Corsa Rosa”, si svolge in 21 tappe dal 4 al 26 maggio 2013, su un percorso di complessivi 3 330,55 km.

Le premesse erano queste
Dopo quasi 60 anni, la “Carovana del Giro” parte da Napoli, e la regione Campania regina del giro perche’ oltre al capoluogo partenopeo vede vestirsi di rosa citta’ Ischia, Sorrento, Ascea Marina ed il Golfo di Policastro.
Il favorito del giro e’ Sir Bradley Wiggins fresco vincitore del Tour de France e della medaglia d’oro alle olimpiadi di Londra. Nibali puo’ andare sul podio, Evans l’esperienza pronta a fare da padrone, Pozzovivo , Santambrogio le Sorprese. Dopo le presentazioni la madrina del giro la Stupenda Alessia Ventura apre ufficialmente le danze.
La tappe
A Napoli il protagonista assoluto e’ l’Inglese Mark Cavendish che si veste di rosa per la prima volta. Ad Ischia e’ tempo di cronosquadre ed il Team Sky e’ padrone della partita vestendo un suo atleta ( Salvatore Puccio) per la prima volta in maglia rosa.
Per attendere la selezione della corsa dobbiamo spostarci alla tappa numero 7 ossia 10 maggio: Marina di San Salvo > Pescara – 177 km. Sella va in testa, ma due cadute condizionano la sua corsa, UranUran, colombiano del Team Sky, cade anche lui pericolosamente, il brutto tempo e la pioggia frenano anche Wiggins caduto, mentre il vincitore dello scorso giro, Hesjedal, “accusa” i primi segni di fatica e stanchezza perdendo minuti importanti. Questa tappa, vinta dall’ australiano Adam Hansen fa da selezionatore al giro, perche’ Wiggins ed Hesjedal alzeranno bandiera bianca 48 ore dopo.
A Firenze, Nibali si prende la maglia rosa e non la lascera’ piu’, il giro inizia ad essere condizionato dal mal tempo ( tappe accorciate, cambi di percoso) e lo spettacolo inzia a perdere parecchio ma Beñat Intxausti e Giovanni Visconti regalano ai fans due grandi tappe degne del grande Pantani,ma se qualcuno voleva i “fuochi pirotecnici” della maglia rosa viene subito accontentato Nibali prima vince la crono-scalata poi doma sotto la neve le tre cime di lavaredo vestendosi di rosa in maniera definitiva. Uran-Uran ci prova , cosi come Evans ma il distacco del Messinese e’ di 4.00 minuti.
Considerazioni finali
Aspettando il Tour facciamo un applauso a questo ragazzo venuto dal Sud da una famiglia povera che diventa campione e scrive il so nome sul trofeo “senza fine”.
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