Il mito di Flashdance strappa applausi al Teatro Carlo Felice

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Lunghi applausi al termine della rappresentazione hanno calorosamente abbracciato e salutato i cantanti, gli attori e i ballerini del musical “Flashdance”, andato inscena il 9 e il 10 aprile al teatro Carlo Felice di Genova.

Dopo l’incredibile successo di pubblico della stagione 2017/2018 al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano, con oltre 70 mila presenze raggiunte, arriva nei teatri italiani la nuova versione del film culto della Paramount Pictures, “FLASHDANCE il Musical”, con una produzione firmata, nella stagione 2018/2019, da Stage Entertainment e Full House Entertainment e una tournée interamente curata da Vivo Concerti, con partenza a novembre 2018.

In scena la storia di Alex Owens, una ragazza che insegue il sogno della sua vita, entrare nella prestigiosa Accademia di Danza di Pittsburgh riscattandosi così da un passato difficile.
Le sue giornate si dividono tra il lavoro come operaia saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno, mostrandosi a tutti come una giovane donna indipendente e forte che combatte e lavora in un mondo di uomini. Alex scoprirà anche l’amore e imparerà che per sognare in grande si deve credere in sé stessi e non avere paura delle sfide.
“What a feeling”, “Maniac”, “Gloria” e “I Love Rock ‘n Roll” sono solo alcune delle hit intramontabili della colonna sonora che guideranno lo spettatore in un susseguirsi di coreografie coinvolgenti, commozione e sentimenti: emozione pura!

Per raccontare la storia di una donna che insegue la sua passione con talento e determinazione la regia è affidata ad un’artista poliedrica e brillante: Chiara Noschese. Già affermata attrice di teatro, casting director per Stage e regista di family show quali “Il Piccolo Principe” e “Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”, con “Flashdance” firma la sua prima regia di un importante titolo internazionale. Ad affiancarla un team creativo completamente italiano e dall’incredibile talento: Marco Bebbu (coreografo), Angelo Racz (direttore musicale), Gabriele Moreschi (set designer), Francesco Vignati (light designer) e Armando Vertullo (sound designer).

Le hit più famose (What a feeling, Maniac, Gloria, Manhunt, I love Rock’n Roll) in lingua inglese in un musical con una cifra stilistica completamente rinnovata in cui l’attualizzazione dell’estetica anni 80, arricchirà la scrittura originale del film per una versione fedele e indimenticabile.

Il film uscito nell’aprile del 1983 riscosse da subito un enorme successo, incassando al box office quasi 200 milioni di dollari. In Italia è il film più visto dell’anno, prima di titoli come “Il Ritorno dello Jedi”, “Staying Alive”, “The Day After” e “007 Mai Dire Mai”.

Diventato un vero punto di riferimento della cinematografia anni ottanta, è entrato nella memoria collettiva mondiale grazie ad indimenticabili scene di ballo e, più di ogni altra cosa, alla straordinaria colonna sonora: 20 milioni di copie vendute nel mondo, un Premio Oscar per la Migliore Canzone (“What a Feeling” cantata da Irene Cara), due Golden Globe per la Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone, un disco d’oro e numerosi dischi di platino; un susseguirsi di hit internazionali come “Maniac”, “Manhunt”, “I Love Rock and Roll” e ovviamente “What a Feeling” che, montate ad arte con le coreografie e le immagini del film, si sono trasformate in veri e propri videoclip capaci di accrescere ancor di più il successo del film.

Dietro tanto immutato successo troviamo più di un talento musicale italiano: da una parte Umberto Tozzi con il suo capolavoro senza tempo “Gloria” nella versione inglese interpretata da Laura Branigan, e dall’altra, merita più di una citazione Giorgio Moroder, autore delle musiche di “Flashdance”, compresa la theme song What a Feeling, che gli regala un Oscar; “signore” delle colonne sonore (sue, oltre a “Flashdance”, quelle di “Top Gun”, “American Gigolò”, “Scarface” e la “Storia Infinita”), considerato l’inventore della disco music e uno dei più influenti ed innovativi discografici della musica elettronica, a 77 anni è apprezzato nel mondo da nuove e vecchie generazioni di fan grazie alle sue prestigiose collaborazioni con le celebrità del rock e del pop internazionale e i suoi dj set in cui propone i suoi successi attuali e del passato.

“Flashdance” è la storia di Alex, una ragazza determinata e anticonformista desiderosa di realizzare il suo sogno: entrare nella prestigiosa accademia di ballo di Pittsburgh riscattandosi così da un passato difficile. Lavora come operaia saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno la sera, mostrandosi a tutti come una giovane donna indipendente e forte che combatte e lavora in un mondo di uomini. Alex scoprirà anche l’amore e imparerà che per sognare in grande si deve credere in se stessi e non temere le sfide.

Applauditissimi i ruoli di Alex e Nick, la regia di Chiara Noschese, le coreografie di Marco Bebbu, la musica e canzoni originali di Robert Cary Robbie Roth.

In generale tutti gli interpreti, a partire dall’ensemble, dimostrano di aver acquisito maggior consapevolezza, sviluppando interessanti sfumature interpretative, sostenute da un’energia insolita per una produzione in tour e ancora maggiore rispetto a un allestimento stanziale

Uno spettacolo da vedere per rimanere stupiti di come un allestimento in tour possa riservare anche maggiori sorprese rispetto al debutto in lunga tenitura.

Note di regia

“Flashdance è, per me, una grande sfida: un copione inedito, con canzoni nuove e nuovi personaggi, saremo secondi dopo l’Inghilterra a luglio a metterlo in scena; oltre alla regia ne curerò adattamento liriche e testo… Sarà sicuramente uno spettacolo pieno di numeri danzati e cantati, immagini, proiezioni, musica meravigliosa e con luci sorprendenti ma, fondamentalmente sarà tutto accessorio ad una grande e bella storia, perché Flashdance è la storia di Alex, una ragazza che lavora e combatte in un mondo di uomini, una saldatrice in un’acciaieria, in fuga da un passato difficile, in attesa di un riscatto. Flashdance è la storia di un sogno, quello che può cambiare la vita ma che fa anche paura; la paura di non essere all’altezza, di sentirsi soli nel cammino per conquistare quello che sentiamo di meritare. Flashdance racconta di grandi amori, di passioni, di perdono e di gente che si perde. È un invito ad essere coraggiosi, non avere paura di amare anche quando i mondi sono lontanissimi, riuscire ad ammettere di avere paura, mollare tutto per inseguire il sogno di quando eravamo bambini. Non credo rappresenti un’epoca, perché i temi della storia sono universali e senza tempo; Alex è una ragazza 2.0, un’eroina moderna, è una di noi, e io, che mi sento ancora una “ragazza” di questo millennio, proverò a raccontarne un’altra…”
Chiara Noschese

Patrizia Gallina

(Foto di Marcello Orselli) 

 

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