Inaugurazione della Via delle memorie: alla scoperta della Galleria Borbonica

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Galleria Borbonica: le novità di Napoli

L’apertura di un varco nel pavimento in una delle sale dell’Associazione Culturale Interno A14, presso il Palazzo Serra di Cassano di Napoli, ha inaugurato ufficialmente La via delle memorie, il nuovo percorso turistico della Galleria Borbonica.

I lavori di scavo, portati avanti dall’Associazione Borbonica Sotterranea, sono iniziati nel 2013 per volere del presidente Gianluca Minin ed il vicepresidente Enzo De Luzio, ed hanno riportato alla luce il collegamento sotterraneo tra l’edificio ed il tunnel borbonico. Tuttavia al rinvenimento, il passaggio risultava ostruito da diversi metri di detriti provenienti dalle macerie degli edifici bombardati durante la II Guerra Mondiale. Grazie all’intervento dei numerosi volontari, sono riemerse le scale che conducono ad ambienti sotterranei disposti su tre livelli. La sezione superiore servì da cava per l’estrazione del tufo necessario a realizzare il nucleo centrale dell’edificio nel 1500; 100 anni prima che il complesso venisse ampliato e abbellito dall’architetto De Felice, su commissione dei nobili Serra Di Cassano che ne acquisirono la proprietà. Il materiale prelevato dai livelli sottostanti permise successivamente la costruzione di un’ampia cisterna collegata all’acquedotto della Bolla, e al cortile minore del palazzo tramite un pozzo profondo quasi 40 metri.

Il lungo traforo sotterraneo, di cui La Via delle memorie fa parte, fu voluto a metà ‘800 da Ferdinando II di Borbone, come rapida via di fuga per la famiglia reale e collegamento per i soldati dalle caserme alla reggia. Durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni degli ambienti furono utilizzati come rifugio per la popolazione dai bombardamenti. Negli anni ’70 divenne deposito giudiziario e nel decennio successivo fu adibito a parcheggio. Nel corso degli anni, ai detriti bellici si sono aggiunti rifiuti di ogni tipo. Grazie agli interventi di scavo, rimozione, e messa in sicurezza, il tunnel è stato riaperto al pubblico divenendo un’importante attrazione turistica. Prima della visita è intervenuto alla presentazione del progetto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che nel ringraziare l’Associazione per il lavoro svolto, ha rivendicato l’importanza della cultura, e in particolare della valorizzazione della cultura come atto d’amore e di libertà, riferendosi ai tragici avvenimenti accaduti a Parigi la scorsa notte. Al sindaco è stato donato un quadro, realizzato dal presidente di Interno A14 Vincenza Donzelli, che, in occasione dell’inaugurazione, ha esposto delle opere di sua produzione realizzate con acrilico e frammenti di maioliche di metà ‘800 ritrovate nella Galleria durante lo scavo.

Ancora una volta Napoli si rivela custode di tesori preziosi; percorrendo le scale del tunnel si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo, passando accanto ai più svariati oggetti che la storia ha posto lì. Circondati da pareti di tufo, immersi in un’atmosfera resa suggestiva dalla luce di lanterne e candele, i visitatori hanno potuto ammirare carcasse di auto e moto d’epoca, brandine, utensili quotidiani, frammenti di statue, oltre alla splendida cisterna piena d’acqua; le sorprese non finiscono qui. La Via delle memorie ha ancora in serbo qualcosa: in un ambiente adiacente alla vasca è stata creata una pregiata coltivazione di funghi cornucopia sfruttando l’umidità del luogo. Si resta senza fiato percependo l’aroma intenso, e osservando le pareti completamente ricoperte da un soffice manto bianco di spore.

Un’esperienza  da non perdere per arricchire il proprio bagaglio culturale; una volta tornati in superficie  non si potrà fare a meno di pensare che le bellezze “baciate dal sole”, sono la punta dell’iceberg delle meraviglie celate nel sottosuolo della città.

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