Intro/spettro: va in scena il talento

PUBBLICITA

Intro/spettro opera prima parte da Napoli

di Antonio Magliulo

Ci sono momenti in cui si rimane ammirati, stupiti, quasi senza parole. E’ ciò che è successo agli spettatori che la sera del 25 giugno u.s. affollavano la platea del Teatro dell’Immacolata, a Napoli, per assistere a intro/spettro”, il primo spettacolo ideato da Entropia Dance Company, la nuova realtà del panorama ballettistico campano, formatasi nel settembre del 2014 e costituita da sei elementi: Marianna Santagata, Marina Nigido, Noemi Caricchia, Francesca Fogliano, Marco Lombardi e Adriano Bolognino (questi ultimi due, nella duplice veste di danzatori e coreografi).

Da citare pure Cinzia Di Napoli, Mario Crocetta, Elvira Santagata e Aniello Schiano di Cola, che hanno contribuito, a vario titolo, alla realizzazione del progetto.

Nonostante il nome (Entropia) che sembrerebbe alludere ad una libertà totale, assoluta, diciamo pure “caotica”, il gruppo ha ben poco di disordinato, giacchè tutto è organizzato, preciso, sincronico, com’è nei migliori canoni della danza d’insieme, pur distinguendosi dai rigidi paradigmi della danza classica ed evidenziando una notevole autonomia e originalità creativa rispetto ad essa.

 

I ballerini, provenienti da differenti esperienze formative e in possesso di una notevole fisicità, sono ben affiatati, mostrano di sapersi muoversi bene, con sicurezza, rivelandosi padroni della scena ed esprimendo in modo adeguato le proprie emozioni, in linea col tema dell’opera incentrato sulla vita quotidiana, sui drammi e sulla frenesia che la contraddistinguono e sul bisogno d’introspezione che porta a interrogarsi, a fare i conti con se stessi e ad attraversare differenti dimensioni della psiche, in un viaggio nei sentimenti, nei conflitti, nelle pulsioni che, alla fine, produce nell’individuo dei mutamenti profondi e irreversibili.

Una performance inedita, essenziale e intelligente, che usa il pubblico come componente attiva, annullando le distanze fra palco e platea, sicché gli spettatori possono quasi percepire i respiri dei danzatori, l’energia dei loro corpi e i loro cuori che battono all’unisono, come in un muto inno all’arte che, dopo l’amore, è la manifestazione più alta dell’essere umano.  Apprezzabile l’intensità mimica, dotata di eloquente espressività e capace perciò di trasmettere  perfettamente gli stati d’animo e le ragioni profonde sottese a ciascun quadro coreografico. Nulla è più arduo che riuscire a comunicare senza fare ricorso ai codici convenzionali!

Questi artisti, tutti giovanissimi, sono un altro fiore all’occhiello e un motivo d’orgoglio per la nostra città, perciò la domanda sorge spontanea: Napoli saprà corrispondere alle loro aspettattive? Sarà degna di loro?

photo: fonte facebook

PUBBLICITA

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

LEGGI ANCHE

Una giornata ai Castelli Romani: cultura, natura e gastronomia

I Castelli Romani, gioiello incastonato nel cuore del Lazio, offrono un rifugio perfetto per chi cerca una fuga dalla frenesia della città

Napoli, tentata rapina a Corso Umberto

Le forze dell'ordine hanno sventato un furto a Napoli nella giornata di ieri. Mentre transitavano in corso Umberto I, gli agenti dei Falchi hanno osservato...

Juve Stabia è pareggio contro il Crotone il racconto di Stabiamore

Juve Stabia le vespe di Pagliuca pareggiano contro il Crotone, il racconto post gara a firma di Gianfranco Piccirillo dell' Associazione Stabiamore che come...

Modena salta la panchina di Bianco

Modena finito il matrimonio con Paolo Bianco il dettaglio nella nota ufficiale Modena F.C. informa di aver comunicato a Paolo Bianco l’interruzione del rapporto professionale. Il...

ULTIME NOTIZIE

PUBBLICITA