Il pubblico napoletano partecipativo e ballerino ha accolto la band per l’inizio del tour mondiale.
Il 14 luglio si sono esibiti sul palco dell’Etes Arena Flegrea gli Jarabe De Palo il gruppo del leader Pau Donés con il concerto ’20 anos’ che celebra la loro attività artistica.
Il progetto di Pau Donés ’50 Palos’ è l’occasione per festeggiare i suoi 50 anni e il ventennale di Jarabe De Palo. Il progetto comprende un libro, un disco e un tour per il ritorno sulle scene dopo la diagnosi di cancro di due anni fa.
Donés ha dichiarato in merito al nuovo doppio album: “Ci tenevo tanto a pubblicare questo disco perché è davvero una festa non solo per la nostra musica ma anche per la vita che è il bene più prezioso“. Il nuovo ‘50 Palos’ contiene i pezzi più celebri della band reinterpretati in una nuova veste, più essenziale, intimista, con pianoforte e archi in evidenza e pochi altri strumenti quasi esclusivamente acustici.
Il tour è partito da Napoli il 14 luglio con le altre due date italiane che vedranno la band il 20 luglio all’Auditorium Parco della musica Roma e il 15 settembre al Cous Cous Festival di San Vito Lo Capo. Successivamenteproseguirà in giro per il mondo: dagli USA all’Europa passando per Messico, Argentina, Perù, Cile, Uruguay, Ecuador, Colombia, Venezuela, Porto Rico e Repubblica Dominicana.
La band in tour è composta dai cinque elementi storici di Jarabe De Paolo che sono: Pau Donés alla chitarra elettrica ed acustica amplificata, Alex Tenas alla batteria, Jimmy Jenks Jimenez al sax, Jordy Vericat al basso e cori, Jaime Burgos alla tastiera, piano e cori, David Muñoz alla chitarra elettrica.
La serata musicale napoletana ha visto un numeroso pubblico accorso per festeggiare il loro beniamino Pau Donés, accogliendolo con cori da stadio in lingua spagnola.
Nei brani eseguiti ci sono i brani più famosi come ‘Bonito’ cantata insieme al pubblico, ‘Depende’ , presentato come un regalo della serata ‘El lado oscuro’ dallo stile raggae, ‘Te miro Y tiemblo’ , ‘Completo Incompleto’.
Donés tra un brano e l’altro ringrazia, presenta qualche canzone, fa qualche dedica come quella per il pubblico femminile presente con il brano ‘Agua’.
Dei brani con le collaborazioni con artisti italiani eseguiti ‘Fumo’ con Kekko Silvestre e ‘Mi piace some sei’ con Noemi.
Riserva per il gran finale l’esecuzione de ‘La flaca’ il singolo del 1996 che decretò il successo della band, come ultimo pezzo prima del particolarissimo bis.
Sul palco appare Donés da solo, che parla del suo cancro e del dottore aversano che l’ha operato, con i duetti in camera di degenza e la promessa di rifarli a Napoli. Così chiama il dottor Domenico Sabia ad eseguire ‘Tammurriata nera’ in acustica.
Per il secondo bis una piccola défaillance ha colto Donès nell’eseguire ’Come un pittore’ dei Modà, costringendolo ad attaccare il pezzo quattro volte, eseguendolo in acustico per raggiungere le tonalità alte dell’inizio, quelle che naturalmente Kekko riesce a raggiungere.
Una serata all’insegna dell’allegria e del ritmo, con il pubblico che ha ballato sugli spalti ed ha cantato insieme al suo beniamino che ha dimostrato di avere un grande coraggio nell’affrontare la vita.
Fonte foto: Pasquale Fabrizio Amodeo