La Cineteca Nazionale celebra Silvio Siano


La cineteca nazionale ricorda il regista silvio siano: 26 e 27 maggio omaggio al cinema trevi di roma

A raccontare di Silvio Siano per Pragma, è Antonello Siano, direttore artistico del comune di Catellammare di Stabia che ha da poco compiuto 40 anni di attività, tra cinema, teatro ed eventi:

Appena laureato in giudisprudenza, Silvio lascia Napoli per andare a Roma, un’avventura inseguendo la sua più grande passione: il Cinema. Cinecittà tardava a riprendersi dagli effetti del dopoguerra ed il cinema approdò tra le strade, scegliendo i vicoli e la gente comune per raccontare con umanità un’epoca difficile. Approdò a Napoli ed anche a Castellammare di Stabia e a Gragnano, mettendo in scena la vita verace del tempo, tra la semplicità dei sentimenti e dei bisogni, lasciando scorgere il sottile dolore di chi vive sulla strada e conosce l’arte di arrangiarsi.

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È così che il neorealismo ritrasse uno spaccato reale con pellicole quali Soli per le Strade, girato a Castellammare di Stabia nel 1954; tutt’ora risuona per la sua testimonianza storica e le sue emozioni crude e vibranti.

«Mi raccontava spesso dei ritrovi con i suoi amici: Totò, De Sica, gli attori del tempo che vivevano nella capitale. A mezzanotte il principe de Curtis riceveva i suoi amici, nel suo salotto di Trastevere, ammantato della sua vestaglia rosso porpora. Il salotto di quella stesse persone che avrebbero indelebilmente costituito il cinema all’italiana.

La mia prima esperienza con lui fu a Milano, nel 1974. Era la fine di novembre quando mi propose di partecipare al set, come se fosse un gioco: ero assistente alla regia volontario… ovvero non retribuito! Era fatto così, amava il suo lavoro, appassionato com’era neanche badava al compenso. Lo ricordo come una persona dolce e discreta, di grande intelligenza. Non parlava molto, ma sempre luminoso e sorridente, mai che l’abbia visto arrabbiato. Diffondeva l’amore per la sua arte: ha amato visceralmente il suo lavoro e la bellezza di poter condividere le profonde emozioni suscitate dalle immagini da portare sullo schermo. L’emozione più grande era potergli restare accanto, durante il lavoro. »

A tutt’oggi, la famiglia di Silvio Siano abita a Roma e, come il nipote Antonello Siano, anche il figlio Leopoldo Siano è attivissimo in ambito televisivo, diventando autore di successo di programmi Rai al fianco di Carlo Conti, fino ad essere autore di Sanremo 2014.

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Segue il comunicato diffuso riguardo l’evento:

Una due giorni nella capitale del cinema italiano dedicata al regista Silvio Siano. Si chiama “Cinema che passione” l’omaggio che la Cineteca nazionale dedica al regista stabiese al Cinema Trevi di Roma in via del Puttarello, a pochi metri dalla Fontana di Trevi. Il Comitato per gli scavi di Stabia fondato nel 1950 plaude al ricercatore Giuseppe Luciano Cuomo che, con la sua appassionata e generosa attività di recupero della cinematografia stabiese del secondo novecento, ha reso possibile la due giorni a Roma, e ringrazia la Cineteca nazionale per aver reso possibile la manifestazione. La rassegna si svolge sotto l’egida della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia e prevede la proiezione di cinque film del regista Silvio Siano nella prestigiosa sede del Cinema Trevi. Tre martedì 26 maggio (dalle ore 17) e due mercoledì 27. Nella stessa serata del 27 maggio, alle ore 19, al Cinema Trevi è in programma l’incontro moderato dal critico cinematografico Franco Grattarola con il regista Rai Leopoldo Siano, figlio di Silvio, il ricercatore Giuseppe Luciano Cuomo, e i critici cinematografici Pasquale Gerardo Santella e Paolo Speranza che hanno già partecipato alle iniziative promosse a Castellammare dal Comitato per gli scavi di Stabia per ricordare Silvio Siano e Natale Montillo.

 

 

Scrive la Cineteca nazionale nelle note critiche di presentazione della
rassegna:LA-DONNACCIA-32x44-stampa

Silvio Siano, un nome nel dizionario dei registi, già con una particolarità, a scorrere la breve filmografia (7 film e mezzo):
titoli secchi, incisivi, non facilmente dimenticabili: Napoli eterna canzone, Fuoco nero, Soli per le strade, Saranno uomini, Lo sgarro, La donnaccia, La vedovella, ai quali si aggiunse, per ultimo, nel 1965, Agente X77: ordine di uccidere, firmato con lo pseudonimo Edgard Lawson, di cui esiste una versione francese diretta da Maurice Cloche. Lo ritroviamo, altra singolarità, negli anni Settanta, direttore di produzione e organizzatore generale in vari film, prevalentemente con Carlo Lizzani (San Babila ore 20: un delitto inutile, Storie di vita e malavita) e Stelvio Massi (5 donne per l’assassino, Poliziotto senza paura). La Cineteca nazionale ringrazia per la collaborazione Giuseppe Luciano Cuomo.

 26-27 maggio 2015

Cinema che passione Silvio Siano

MARTEDÌ 26

-ore 17.00 Saranno uomini di Silvio Siano (1956, 90’)

Tre giovani, usciti dal riformatorio, prendono strade diverse: Antonio diventa sacerdote, Aldo meccanico e Giacomo un malvivente. Le loro strade si incroceranno inesorabilmente…

          Copia proveniente dalla Cineteca Griffith

 

-ore 19.00 Fuoco nero di Silvio Siano (1951, 84’)

Vallelunga, minuscolo paese, è col suo ippodromo un centro importante per l’allevamento e l’allenamento dei cavalli da corsa. Qui vive Bruno, fantino non più giovanissimo, ch’esercita il suo mestiere al servizio d’una scuderia da corsa. Egli dedica particolari cure a Fuoco nero, cavallo di grandi possibilità che ha avuto finora poca fortuna.

 

MERCOLEDÌ 27

-ore 17.00 La vedovella di Silvio Siano (1964, 89’)

Susy, una ragazza squillo di Milano, riceve in regalo da un suo vecchio cliente, il Barone Colletta di Sant’Omero, un castello. Arrivata sul posto, viene scambiata per la vedova del defunto signorotto e viene immediatamente circuita dal sindaco, dai componenti della giunta comunale e da altre persone che aspirano tutte ad impadronirsi con pochi soldi della cadente proprietà (www.cinematografo.it)

 

-ore 19.00 Incontro moderato da Franco Grattarola con Leopoldo Siano, Giuseppe Luciano Cuomo, Pasquale Gerardo Santella, Paolo Speranza.

A seguire Lo sgarro di Silvio Siano (1962, 84’)

L’affluenza del bestiame al mercato boario di Nola è soggetta a camorristi che ne stabiliscono qualità e prezzo. Paolo osa ribellarsi e sfida Carmelo, uomo di Don Michele, grosso commerciante della zona. Si sta per scatenare una furibonda lotta ma interviene Don Michele il quale, apprezzando il coraggio di Paolo, gli propone di entrare nella sua organizzazione (www.cinematografo.it).

     Copia proveniente da Broadmedia – Proiezione a ingresso gratuito
-ore 21.30 La donnaccia di Silvio Siano (1964, 120’)

Mariarosa Apicella è costretta a ritornare nel Meridione con foglio di via obbligatorio. L’avvenimento suscita un vero pandemonio tra gli uomini del paese che prendono a frequentare la ragazza. (www.cinematografo.it).

 

CINEMA TREVI – CINETECA NAZIONALE

Roma, vicolo del Puttarello, 25 tel. 06 6781206 – per informazioni: 06 72294301-389

salatrevi@fondazionecsc.it – www.fondazionecsc.it

 

Le foto sono state concesse dal Comitato Scavi di Stabia

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