Dall’ 11 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018, presso la Cappella Palatina del Maschio Angioino il comune ha organizzato una interessante esposizione monografica dedicata a Ligabue.
Antonio Laccabue, conosciuto come Ligabue, originario della Svizzera (Zurigo, 1899) fu un tumultuoso pittore definito naif. Un esponente di spicco della pittura del Novecento italiano.
La sua vita venne segnata da diversi ricoveri in ospedali psichiatrici, dovuti al suo temperamento irascibile e alle sue innumerevoli crisi e attacchi nervosi.
Nonostante questi continui internamenti, la sua vena artistica venne notata e sia i suoi colleghi artisti contemporanei nel periodo della seconda guerra mondiale, sia la stampa e la critica cominciarono ad interessarsi alle sue opere.
La sua prima mostra personale venne allestita nel 1961 a Roma.
Il mentore di Ligabue fu lo scultore Andrea Mozzali, che lo fece dimettere dall’ospedale psichiatrico nel 1941 e lo ospitò nella sua casa a Guastalla.
Anni dopo il paese gli riconobbe il suo indiscusso talento, tanto da dedicargli una rassegna. Poco distante, a Gualtieri, Ligabue fissò la sua ultima residenza fino alla morte, occorsa il 27 maggio 1965. Oggi la sua casa è un museo.
Nella splendida cornice della Cappella Palatina, il Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con la Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri, ha così organizzato la prossima mostra monografica.
La mostra è curata dal direttore di Palazzo Magnani e direttore della Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri Sandro Parmiggiani, e dal presidente del comitato scientifico della fondazione Sergio Negri.
In mostra a Castel Nuovo circa 80 opere di Ligabue.
Autoritratti, ma soprattutto soggetti animali, la parte più corposa e affascinante della sua opera. Cavalli, leoni, ma anche polli e buoi. Una savana oggetto delle fantasie e delle allucinazioni dell’artista.
Un percorso attraverso le opere del “buon selvaggio” della pittura italiana, come venne definito a causa dei suoi comportamenti, che trovano riflesso anche nei soggetti delle sue pitture e dei suoi disegni.
Per info su orari e tariffe visitare il sito del Comune di Napoli
Fonte foto: Web