Maggio d’ Arte al Nuovo Teatro San Carluccio: non solo monumenti
Maggio dei Monumenti, manifestazione di carattere culturale giunta alla XXI edizione, sarà incentrata quest’ anno sulla musica e sui cori, con una serie di iniziative e visite guidate; il Nuovo Teatro San Carluccio accetta la sfida e dà il via alla prima edizione del suo Maggio, proponendo -all’ interno di tale manifestazione- un contenitore artistico forte di ben tre rassegne teatrali volte ad arricchire i percorsi dei turisti e non solo.
Giuseppe Mascolo ha curato la rassegna che presiede all’ inizio di questo evento -che partirà il 6 maggio e terminerà il 2 giugno- dal titolo “Le primtemps des poètes et des artistes” che, partendo da Victor Hugo, propone Viviani ma anche danza; rivisita la musica dei cantastorie e tocca, nel suo viaggio ideale, Plaza de Mayo, la Costiera Amalfitana, il Mediterraneo e le poesie di Neruda, Lorca e Eduardo.
Tutto il mondo è Palcoscenico.2 giunge al suo primo giro di boa, dopo l’ edizione 2014 in occasione dei 450 anni dalla nascita del Bardo, sotto la direzione di Gianmarco Cesario; uno Shakespeare che viene riletto e reinterpretato, ma anche delle drammaturgìe originali ispirate a lui e alle sue tematiche.
Gennaro Romano (Letti sfatti) torna al San Carluccio per curare una rassegna intitolata “Note in dissonanza” dedicata a quegli artisti (autori, poeti, parolieri, cantanti) che sono stati rifiutati dal sistema per il loro profilo fuori dalle logiche comuni, per le loro vite spesso sull’ orlo del precipizio. Discreto conoscitore ma soprattutto estimatore di Piero Ciampi, ha elaborato l’ aspetto musicale di uno spettacolo ispirato a Umberto Bindi, scritto da Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola: “Gli amici se ne vanno-le note ineguali di Umberto Bindi”, incentrato appunto sull’ ostracismo di cui fu vittima Bindi a causa della sua mai rinnegata omosessualità.
Alla presentazione del Maggio d’ Arte erano presenti in teatro anche molti degli interpreti, tra cui Mario Aterrano, Carlo Vannini, Erminia Sticchi, Alessandra Borgia e Massimo Masiello.