Otto donne e un mistero: un cast stellare ha illuminato il Politeama Genovese


Il 16 e 17 aprile 2019 si è tenuto lo spettacolo OTTO DONNE E UN MISTERO presso il teatro Politeama Genovese di Genova. Lo spettacolo, tratto da un film francese di Francois Ozon, è un capolavoro tutto al femminile già portato in scena da molte altre artiste in passato.

Questa volta il cast vanta nomi importanti del cinema e della televisione italiana, in ordine sparso: Anna Galiena, Debora Caprioglio, Caterina Murino e Paola Gassman.

La storia: Otto donne si ritrovano in una villa isolata di campagna, è Natale e si accingono a festeggiare tutte insieme. Sembra tutto normale finché non si scopre il cadavere di un uomo e i fili del telefono tagliati. Chi è stato?. L’omicida deve essere ancora lì, per forza! Chiuse dentro e costrette a guardarsi le spalle l’una nei confronti dall’altra si innescano una serie di situazioni pericolose in cui nessuna sembra davvero essere più se stessa. La tensione e la paura dell’ignoto faranno uscire fuori bisogni e incertezze di ognuna di loro. Tutte hanno un’attenuante e tutte hanno un motivo per uccidere, ma…una in particolare……

 

Una commedia noir con una decisa impronta psicologica e dal ritmo incalzante per scoprire il mistero che lega queste otto “gentili” dame. Per una volta le donne sono le protagoniste assolute nel bene e nel male

 

Campagna francese degli anni ’50 del secolo scorso, una villa dove, per motivazioni diverse, insistono 8 presenze femminili, dalla sedicenne Catherine, alla anziana Mamy, madre di Gaby, la moglie del padrone di casa. Fuori nevica la casa viene ben presto isolata e l’unico uomo della famiglia, Marcel, viene rinvenuto ucciso da un pugnale nella sua camera da letto. Il telefono non funziona, misteriosi rumori e tante bugie costellano il rapporto delle otto donne impegnate (ma non troppo) a capire chi abbia ucciso Marcel. Ognuna ha un segreto che nasconde alle altre e ognuna aveva un diverso rapporto con Marcel. Nel momento in cui decideranno di raccontarsi la “verità” scopriranno lati oscuri che saranno destinati a diventare comprensibili solo… andando a teatro.

 

Una prova d’attrice che con questa messinscena vogliamo fare emergere in chiave contemporanea, sia da un punto di vista recitativo che registico. Una compagnia di donne di talento che scuoteranno le viscere drammaturgiche del testo con i loro segreti, le loro ambizioni verminose, le perverse visioni interpersonali, la loro arcaica animalità. Nessuna complicità, nessuna affinità non battezzata come ipocrisia e invidia tra le donne, come è e come sempre sarà.
Per loro solo un fine: famelica sopravvivenza.

Il regista Guglielmo Ferro ha puntato su un cast di stelle, le quali però non brillano tutte allo stesso modo. Anna Galiena è una padrona insofferente e poco attenta alle esigenze della casa e della famiglia: l’eleganza e lo stile che contraddistinguono il suo personaggio non bastano a compensare la mancanza di risolutezza della sua interpretazione.
Caterina Murino incarna piuttosto bene l’alone di ambiguità e mistero che circonda il personaggio di Pierrette, sorella della vittima; tuttavia, le sfumature più spregiudicate del ruolo non sembrano approfondite, a livello interpretativo; anche nel suo caso una risolutezza più autentica farebbe la differenza.

Debora Caprioglio, invece, non delude le aspettative nel restituire al pubblico la complessità di un ruolo come quello dell’acida zitella Augustine, delusa dalla vita e soprattutto dal genere maschile; per l’attrice veneta è sicuramente insolito misurarsi con un personaggio dal look dimesso, che comunque, nel secondo atto, si prende una spontanea e meritata rivincita.
La presenza nel cast di Paola Gassman conferisce all’allestimento quel confortevole tocco di eleganza retrò; la sua prova d’attrice e quella di Giulia Fiume – nel ruolo dell’insidiosa cameriera, particolarmente devota alla padrona di casa – danno voce e anima al cinismo dark che pervade la commedia.

Dal testo teatrale, il regista François Ozon ha realizzato un’omonima versione cinematografica (2002), nella quale ogni personaggio si presentava interpretando una celebre canzone del repertorio francese. Questo allestimento ha dimostrato che, a volte, otto donne non bastano per risolvere un mistero: chissà, magari sarebbero servite solo musica e qualche canzone in più.

La trasformazione di Debora Caprioglio, inizialmente irriconoscibile, lascia di stucco lo spettatore che cerca, nella seconda  natura di ogni personaggio, la soluzione di un giallo terribile proprio nella notte in cui tutti dovrebbero essere migliori. Fino all’ultimo ciò che sembra non pare tale, un colpo di scena chiude il sipario e strappa l’applauso.

ANNA GALIENA DEBORA CAPRIOGLIO CATERINA MURINO
CON LA PARTECIPAZIONE DI PAOLA GASSMAN


e con Antonella Piccolo, Claudia Campagnola, Giulia Fiume, Maria Chiara Dimitri
di Robert Thomas
musiche Massimilano Pace
scene Fabiana Di Marco
disegno luci Aliberto Sagretti
costumi Françoise Raybaud
regia Guglielmo Ferro

Patrizia Gallina

(Foto di Marcello Orselli)

 

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