Teatro Carlo Felice: “entusiasmo alle stelle per il concerto di Renzo Arbore e L’orchestra italiana”

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Grande entusiasmo ieri sera,  al Teatro Carlo Felice di Genova, per il concerto di “Renzo Arbore e L’orchestra italiana”.

Sul palco allestito al Carlo Felice di Genova “Renzo Arbore e l’Orchestra italiana” hanno suonato circa tre ore davanti a un pubblico numeroso presentando prima i brani della tradizione napoletana, poi quelli più moderni.

Lo stesso Renzo Arbore foggiano di nascita, napoletano di spirito e romano di residenza. Proprio quel Renzo Arbore che con la sua Orchestra Italiana (il nome non è certo casuale), ieri sera ha conquistato il pubblico a Genova tenendolo incollato alle sedie per tre ore filate. Tre ore che lo showman ha retto senza mai scendere dal palco, senza mai fermarsi, come solo un grande professionista sa fare.

Le canzoni e gli arrangiamenti dell’Orchestra hanno fatto il resto, in una continua reinterpretazione in salsa internazionale dei grandi classici della canzone napoletana (straordinarie le versioni di “O’ sarracino” di Renato Carosone e “Guaglione”).

In scena un live con un artista unico, abile ad unire le nuove con le vecchie generazioni. La tradizione della musica popolare napoletana spopola dappertutto e Renzo Arbore ormai da decenni è grande protagonista in tutto il mondo con il suo repertorio ricercato, contaminato con tanti generi musicali e perfezionato da fior di musicisti, che non tramonta mai ed emoziona e appassiona chiunque partecipi ad un suo concerto.

Renzo Arbore è stato  circondato da 15 talentuosi musicisti: “…all stars” come ama definirli egli stesso, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato. E poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, fisarmonica e piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia. 

Uno spettacolo coinvolgente ed a tratti emozionante che ha fatto divertire sia i giovani che gli adulti presenti.

 

 

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Patrizia Gallina

(Foto di Marcello Orselli)

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