Per la rassegna ‘Insolite note’ al Teatro Bolivar di Napoli, in scena ‘Testimone oculare – Il contadino che disse di no ad Hitler’ di Joshua Sobol.
Dal 21 al 27 marzo, con la traduzione e l’adattamento di David Jentgens e Anna Marchitelli, con la regia di David Jentgens, prodotto da Limbic Arts Fondation (di David Jentgens), il Teen Thèatre di Ettore Nigro e l’Asylum Anteatro ai Vergini di Mimmo Grasso, col patrocinio del Forum austriaco di cultura di Roma, del Goethe Institute di Napoli e della comunità ebraica di Napoli, va in scena -per la prima volta in Italia- questa pièce sulla misconosciuta figura di Franz Jaegerstaetter.
La prima rappresentazione nel nostro paese di questa spettacolo sarà interpretata da Emanuele D’Errico, Rebecca Furfaro, Antonio Grimaldi, Ettore Nigro, Monica Palomby, David Power, Teresa Raiano, Dario Rea, Margherita Romeo, Arturo Scognamiglio. Esso è incentrato sugli ultimi giorni di Franz Jägerstätter, un contadino austriaco che si rifiutò di svolgere il servizio militare in seguito all’annessione dell’Austria alla Germania nazista nel 1938. Per questo motivo fu processato e condannato a morte. Il suo rifiuto scaturì dall’aver osservato i treni carichi di bambini portatori di handicap diretti ai campi di concentramento, dichiarando di non poter indossare l’uniforme di chi si è macchiato di un massacro così infame.
Il regista David Jentgens ha commentato nelle note di regia l’ispirazione per questo lavoro:
‘Ciò che mi affascina del testo di Joshua Sobol è l’alternanza tra leggerezza e profondità con cui racconta la storia di un eroe moderno che ha saputo ascoltare e rispettare la sola legge del cuore. Tutti coloro che gli sono intorno, dagli amici ai familiari, dal prete alla dottoressa, lo spingono a deviare da questa scelta, ma Franz J. sa che agire diversamente significherebbe tradire se stesso. Ecco che si inserisce l’eterna lotta tra bene e male, e la conseguente scelta di ciascuno che anche oggi, in epoca di conflitti nazionali, è chiamato a fare per formare un’opinione, discernere il vero dal falso, scegliere a chi e a cosa credere.’
La storia di questo eroe ordinario è stata descritta nel libro di Gordon Charles Zahn dal titolo ‘In Solitary Witness. The life and death of Franz Jägerstätter’ che ispirò il movimento pacifista cristiano Pax Christi negli USA. Nel 1993 la Posta austriaca lo onorò con l’uscita di un francobollo commemorativo e la sua fattoria venne dichiarata monumento nazionale, infine, nel 1997 venne iniziata la causa di beatificazione su base diocesana che si concluse il 26 ottobre 2007 quando papa Benedetto XVI lo proclamò beato.
Uno spettacolo da non perdere.
Per informazioni: www.teatrobolivar.com