XI PREMIO BIANCA D’APONTE – CITTA’ DI AVERSA

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PRIMA SERATA XI PREMIO BIANCA D’APONTE – CITTA’ DI AVERSA

Prima serata del concorso “Sono un’isola, io donna per una canzone d’autore”- Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa 11^ edizione.

Giunto alla sua undicesima edizione, il Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa, premio dedicato alla cantautrice a cui è intitolato e alla sua città natia, è patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune di Aversa e dalla SIAE, e annovera tra i propri partner Rai Radio7 live, ”Suoni dall’Italia–Produzioni Musicali”, ”FMD”, Cose di Amilcare”, Premi oAndrea Parodi, M.A.U. ed Emergency.

Luogo deputato a questo evento da sempre è il salotto culturale della città, il Teatro Cimarosa.

La prima delle due serate è ben defluita grazie alla calorosa ed estrosa verve del presentatore Antonio Silva, mediata sapientemente dalla sorridente e misurata presentazione di Carlotta Scarlatto, anch’essa cantante.

Nomi di prestigio del panorama musicale italiano in sala, addetti ai lavori e non, che da sempre a questo premio, favorito anche dal luogo preposto che accoglie e abbraccia, ma non disperde le energie positive che attraversano  questo evento; si è tutti una grande famiglia.

Apre la serata, Elisa Rossi vincitrice della decima edizione con il brano “Pensi sia possibile”.

Algida, eterea, canta di concerto con le sue braccia, sulle quali aggancia le note che poi libera con le dita nell’aria.

Nella serata si sono esibite le dieci cantautrici finaliste con loro brani non in gara, da permettere alla giuria presente e al pubblico di familiarizzare con la loro storia, voce, talento.

Le partecipanti al XI PREMIO BIANCA D’APONTE – CITTA’ DI AVERSA

Nell’ordine si sono  esibite: Priscilla Bei da Roma, Irene Ghiotto da Vicenza, Grazia Cinquetti da Parma, Rossella Aliano da Catania, Elena Elwig da Milano, Francesca Pignatelli da Taranto, Amelie da Milano, Giulia Olivara da Bologna, Francesca Incudine da Enna, C.F.F. (Anna Maira Stasi e Anna Surico) da Bari.

Presenti alcune delle cantautrici provenienti dal Premio Bianca D’Aponte International tenutosi per la prima volta a Barcellona (Spagna ) a marzo del 2015, che aprono a nuovi linguaggi, vestono di nuove culture, sia i brani tradotti e interpretati di Bianca D’Aponte che loro nuovi .

Storie e talenti femminili in questo abbraccio interculturale musicale vedono alternarsi:

Sìlvia Comes viene premiata  per il suo impegno ventennale dedito a tradurre in musica, pagine di poesia femminile spagnola e catalana, in accordo tra l’associazione barcellonese “Cose di Amilcare” e l’associazione Bianca D’Aponte, ideatrice del premio;

Claudia Crabuzza ha tradotto nel dialetto catalano di Alghero la canzone di Bianca D’Aponte “Ninna Nanna alla mia mamma”,

Samantha de Siena, dai colori e ritmi made in london

M’Bark Ben Taleb  interpreta “Indifferentemente”

Celin Pruvost, dall’italiano fluente, interpreta in francese, un  suo testo curioso, scritto da lei, valido e interessante, basato tutti sui verbi  riflessivi che ricorrono in un rapporto a due dal titolo “Ce”.

I brani provenienti da Bianca D’Aponte International sono stati raccolti in un album dal titolo “Estensioni”,

Sia questo, che quello contenenti i brani della finalisti della XI edizione, integrati da un brano di Bianca D’Aponte, cantato da Ginevra de Marco, madrina quest’anno dell’evento, sono disponibili nel foie del teatro e acquistabili tramite una libero contributo ad Emergency, a sostegno del Programma Italia, come ben spiega, i sacrifici, i frutti e lo scopo Fabio Vallante (coordinatore di Emergency Campania, presente al Premio Bianca D’Aponte).

Intervallate da ospiti quali Giuseppe Anastasi (autore e cantautore), che ha riproposti brani famosi scritti da lui e portati al successo  da Arisa come “La notte” e “Controvento”, Giuseppe Barbera (musicista e arrangiatore), Carlo Mercadante, un cantastorie che ha emozionato tutti, anch’egli, con la sua performance dedicata a Bianca e I Bastian Contrario; quest’ultimi, tra i penultimi ospiti, hanno vestito di connotazioni musicali diverse il teatro. Riecheggiano ancora le note possenti dei loro strumenti, scambiati  tra essi sul palco, two men band che hanno portato ritmi lontani e forse poco familiari al pubblico del Premio. Chiudono questa prima serata in un duets Renzo  Rubino e Diodato sulle note di Fabrizio De Andrè ”Amore che vien Amore che va”.

Intenso e lodevole preludio alla serata di stasera sabato 17 ottobre, alle ore  21 al Teatro Cimarosa di Aversa.

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