In principio era Siri, Alexa e gli altri vennero dopo. Otto compreso
Con l’arrivo dell’assistente vocale di Apple e della sua eccezionale reattività (cioè non sempre, ma chiudiamo volentieri un occhio in questa sede), i principali attori del mercato tecnologico si sono cominciati a porre il problema di seguire l’esempio di Apple. Un pò per andare incontro alla richiesta degli utenti, che – giustamente diremmo – vogliono avere sempre il meglio da quello che comprano per non sentirsi degli outsider digitali, un pò per l’effettiva voglia di progredire nel campo della smart tecnology.
L’offerta oggi è quanto mai variegata ed all’appello mancava giusto Samsung, che dopo aver imposto la sua presenza come principale competitor di Apple nel campo della telefonia, ha poi portato vari sviluppi sul mercato sotto il marchio Galaxy a cui, proprio di recente, è stato integrato persino un visore per la realtà virtuale. La novità di oggi è dunque Otto, un piccolo e grazioso assistente robotico le cui funzioni (ma non il design) sembrano ricordare il recente Amazon Echo.
Otto è dunque in grado di interagire con il suo proprietario, di riprodurre musica grazie ad una cassa integrata (sapientemente nascosta sotto la sua base), e di controllare tutte le periferiche connettibili in casa, come una sorta di “primitivo” Jarvis in stile Tony Stark. Otto ha però una marcia in più, che non è rappresentata solo dal suo simpatico design robotico, ma anche da una lente HD che gli permette di vedere il mondo che lo circonda, funzionando all’occorrenza come una videocamera di sicurezza. Una funzione che in realtà sta preoccupando non poco la rete, che già si domanda se in un futuro prossimo questi dispositivi non vengano usati per spiare gli utenti a loro insaputa.
Come sarà sarà, oggi Otto è ovviamente solo un prototipo, ma Samsung parrebbe più che intenzionata a portarlo sugli scaffali, magari entro il prossimo anno o forse più in là.