Giovedì 20 luglio alle 18:30, presso il Circolo Ilva di Bagnoli in Via Coroglio 90 verrà presentato il libro “Fiori nell’hammada” di Ciro Bruno Linardo edito da Edizioni Mea.
Leggi anche: Intervista a Ciro Bruno Linardo, autore di Fiori nell’hammada
Ciro Bruno Linardo é autore anche di #Procida non deve morire – Un saharawi con il mare nel cuore” (Edizioni MEA) che abbiamo recensito qui.
Entrambi i libri hanno il merito di far conoscere al lettore l’annosa questione umanitaria e politica del Popolo Saharawi che, vittima dell’occupazione militare marocchina fin dal 1975, vive profugo ed esule nel deserto dell’hammada, in territorio algerino.
Da tempo Linardo si occupa di attività a sostegno del Popolo saharawi. Anche quest’anno, come oramai avviene già da 18 anni, otto bambini e quattro bambine di età compresa tra i 7 e i 10 anni, provenienti dai campi profughi saharawi, grazie all’associazione “Bambini senza confini ets”, presieduta dal Prof. Arch. Fulvio Rino, sono ospiti presso l’Albergo Diverso di Quarto, in Via Campana 45.
Per il secondo anno consecutivo, l’accoglienza in terra flegrea è possibile grazie al sindaco Antonio Sabino che ha messo a disposizione uno degli immobili sottratti alla criminalità organizzata e che dona tanto amore a questi figli del deserto.
Questa settimana, dal 17 al 21 luglio, le bambine e i bambini saharawi saranno ospitati dal Circolo Ilva e parteciperanno al campo estivo integrandosi con i bambini napoletani . Lo scopo principale dell’accoglienza è infatti proprio favorire lo scambio culturale tra i popoli e sensibilizzare l’opinione pubblica su una causa umanitaria colpevolmente taciuta dai media occidentali.
La presentazione di Fiori nell’hammada precede l’Assemblea Pubblica che si terrà la sera successiva, venerdì 21 luglio alle ore 18, sempre al Circolo Ilva di Bagnoli che vedrà al tavolo personalità di spicco del mondo politico, giuridico, diplomatico e dell’associazionismo per confrontarsi sulla questione saharawi, sulla privazione dei loro diritti civili, sul muro costruito dai marocchini negli anni ’80 del secolo scorso, sulla guerra attualmente in atto e su tutte le questioni che emergeranno dal confronto e dagli stimoli del pubblico. Le conclusioni saranno affidate a Fatima Mahfoud, rappresentante del Popolo saharawi in Italia.