“Due vite” di Emanuele Trevi, edito da Neri Pozza, uno dei dodici titoli semifinalisti al Premio Strega 2021, è il ritratto tenero e commovente di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori legati fra loro da profonda amicizia, entrambi scomparsi prematuramente.
“Due vite” di Emanuele Trevi (Neri Pozza)
Il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa legati tra loro da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava.
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“Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene. E quando anche l’ultima persona che ci ha conosciuto da vicino muore, ebbene, allora davvero noi ci dissolviamo, evaporiamo e inizia la grande e interminabile festa del Nulla, dove gli aculei della mancanza non possono più pungere nessuno”.
Altri libri candidati al Premio Strega 2021:
- L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM) di Roberto Venturini
- Borgo Sud (Einaudi) di Donatella Di Pietrantonio.
- Cara Pace (Ponte alle Grazie) di Lisa Ginzburg
- L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) di Giulia Caminito
- Le ripetizioni (Marsilio) di Giulio Mozzi
- Sembrava bellezza (Mondadori) di Teresa Ciabatti
- Splendi come vita (Ponte alle Grazie) di Maria Grazia Calandrone
- Il libro delle case (Feltrinelli) di Andrea Bajani
- Il pane perduto (La nave di Teseo) di Edith Bruck