Presentato il libro “Diritti Traditi- la Legge Quaranta cambiata dai cittadini”
Nel libro dal titolo “Diritti traditi –la legge 40 cambiata dai cittadini” edito dalla Casa Editrice “L’Asino D’oro” è acquistabile al prezzo di 12 €; le autrici Marilisa D’Amico, Maria Paola Costantini, Marina Mengarelli, raccontano il lungo e articolato percorso che è stato necessario per arrivare alla modifica della legge 40, arricchendolo con le testimonianze dirette dei soggetti coinvolti ed i testi delle sentenze della Corte Costituzionale.
La legge 40 del 2004, in materia di procreazione medicalmente assistita, può essere letta in diversi modi. Da vari punti di vista è come una fra le tante leggi in ambito sanitario, dirette a regolamentare l’accesso, a procedure mediche indirizzate a risolvere le difficoltà delle coppie, e sterili nel generare figli.
La procreazione assistita, uno dei metodi per dare alle famiglie sterili la gioia di avere un figlio, incide su questioni che riguardano tutti, quali la genitorialità, i diritti fondamentali della persona, nonché la visione della società e dello Stato.
La storia di questi 10 anni, che partono dall’emanazione di questa legge sulla procreazione assistita ed arrivano ad oggi con la sentenza della Corte Costituzionale in materia di donazione di gameti (cosiddetta fecondazione eterologa), rappresenta il cammino faticoso dei cittadini che si ribellano ad una legge ingiusta.
A dieci anni di distanza, è possibile affermare che la legge conteneva profili rilevanti di arbitrarietà nel predisporre divieti ed obblighi, non nel rispondere a logiche e regole di buona pratica sanitaria, nel limitare il potere di decisione per le coppie di stabilire il proprio futuro.
Allo stesso tempo l’azione, intensa e faticosa per modificare la normativa, può essere interpretata quale tentativo per non lasciare soccombere i propri diritti.
La legge 40 oggi, mediante le pronunce della Consulta, ritiene i propri cittadini persone a cui la Costituzione ha dato dignità e fiducia nella capacità di scelta; è una legge che non demonizza la medicina e gli operatori, ma li responsabilizza.
Il libro si conclude con un appendice contenente il testo di questa legge, approvata nel 2004, e le sentenze della Corte Costituzionale ed offre importanti spunti di riflessione su un tema ancora attuale.
Recensione
MARILISA D’AMICO
MARIA PAOLA COSTANTINI
MARINA MENGARELLI