Morire come schiavi – la storia di Paola Clemente

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La Simonetti affronta il problema del caporalato nel suo libro

Il libro inchiesta di Enrica Simonetti “Morire come schiavi – la storia di Paola Clemente nel caporalato”, edito da Imprimatur Editore, ed acquistabile al prezzo di 13 euro, affronta il problema del caporalato, a partire dal delineare -per chi non lo sapesse- la figura dei caporali, cioè di coloro che reclutano tra le rotonde e sulle piazze i lavoratori e le lavoratrici, che spesso vengono sfruttati e sottopagati.
Questi soggetti, pur di lavorare per sopravvivere, sono disposti ad accettare loro malgrado, il trattamento disumano che ricevono, e vengono portati nei campi a lavorare sotto sorveglianza.
A causa di questo tipo di vita nei campi, una giovane donna protagonista del libro, Paola Clemente è morta a causa del troppo lavoro, sotto l’umidità inarrestabile di un tendone in campagna, e la fine della sua esistenza terrena vede, come scena finale, l’obitorio di Andria pieno di giornalisti, telecamere.

 

L’autrice del libro si appassiona molto al caso di questa donna di quarantanove anni, e cerca di far luce su questa triste piaga che investe anche gli extracomunitari altrettanto sottopagati e sfruttati, e cita alcuni paesi come la Puglia, la Basilicata ed il Nord dove il caporalato è ancora presente.
A morire a causa del duro lavoro e delle pessime condizioni di vita, non è solo Paola, ma molte altre persone, e questo ci porta a pensare che il caporalato deve essere punito e debellato; esso trae linfa vitale dall’ isolamento della manodopera. Le condizioni di vita e di lavoro peggiorano, infatti, quando i lavoratori sono sistemati in ghetti lontani molto distanti dai centri abitati, come ci mostra l’esperienza di Boreano, per cui la situazione in queste realtà del nostro paese è davvero drammatica.
Tuttavia è stato presentato nell’ottobre 2015 un disegno di legge per contrastare il fenomeno del caporalato che è stato approvato, ed è successivamente passato alla Camera dei deputati con la speranza che i caporali vengano assicurati alla giustizia e che si risolva una volta per tutte questo problema.

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