Il 25 marzo c.a. alla libreria Loffredo di Napoli si è svolta la presentazione del libro di Ornella De Rosa “ La felicità è per tutti” con il quale Spazio Creativo Edizioni inaugura la collana Scrittori crescono. La De Rosa, ben allenata all’uso della penna sia perché collabora a diverse testate on-line, sia perché autrice di poesie che sono state a giusto titolo inserite nel libro, dà un messaggio chiaro, di speranza già con la soglia paratestuale di questa narrazione il cui sottotitolo è: “Come sopravvivere alle violenze di un padre”.
Nessun vademecum, nessun decalogo, niente soluzioni spicciole per il lettore; piuttosto una discesa agli Inferi, dove Chiara non ha la forza di parlare ma si affida alla scrittrice, alla sua sensibilità, alle sue competenze professionali per un viaggio che –pur veicolato dal registro dell’io narrante– riesce a mantenere il distacco dell’osservazione non partecipante.
La De rosa narra una vicenda triste, non tanto per le molestie subite, quanto per l’indifferenza rispetto ad esse; quasi che non si potesse credere all’esistenza del mostro all’interno delle mura domestiche. O piuttosto è preferibile ignorare, fingere volutamente di non sapere attribuendo il tutto al carattere “particolare” di chi da vittima finisce per diventare carnefice. Cronaca, dunque, annunciata di una setie di scelte fallimentari della protagonista, che continua a scappare da sé per affidarsi al mondo, sperando che non la tradisca di nuovo; sbagli e cadute, bulimia e alcool, depressione ed euforia, staiti d’animo propri dell’adolescenza ma amplificati, nel caso di Chiara, dal dato di partenza, da quell’evento che ha scatenato in lei, da subito, una ribellione per l’infanzia che le viene rubata.
Il tempo viene scandito lentamente in questa narrazione che descrive minuziosamente i passaggi cronologici, quasi per far comprendere al lettore di quanto peso Chiara si sia caricata durante gli anni, rischiando, talvolta, di essere schiacciata da esso; nelle ultime 20 pagine, invece, la voce di Chiara e la penna di Ornella diventano una sola cosa, i contorni si sfumano e la realtà non fa più paura.
L’happy end non è gratuito, e lascia l’amaro in bocca per il percorso di Chiara, delle tante Chiara che noi neppure conosciamo; ma è solido, perché costruito sull’elaborazione di un dolore, sul superamento di un lutto ed è un inno alla gioia di vivere scevro da inutili voli pindarici, basato sulla volontà di chi sa costruire sulle proprie macerie.
Una scelta coraggiosa, un’ altra, da parte di Massimo Solimene, direttore di questa casa editrice, dopo “Fiore come me” di Giuliana Covella.
booktrailer del libro “La felicità è per tutti” di Ornella de Rosa
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