Lo scorso anno, in occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il Mattino rese omaggio al padre della lingua italiana facendosi promotore di una meravigliosa iniziativa, quella di tradurre in napoletano le terzine dantesche che l’Accademia della Crusca aveva iniziato a pubblicare quotidianamente.
A rendere tutto possibile il giornalista Carlo Avvisati che di quel progetto ne ha fatto poi un libro presentato questa mattina a Quisilegge, il Festival del libro a Stabia.
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‘A vita nova di Carlo Avvisati
Carlo Avvisati, giornalista, poeta e scrittore, nel pieno rispetto della metrica e dell’intento di Dante ha tradotto la Vita Nova in napoletano. Nasce così ‘A vita nova, edito da Francesco D’Amato editore, un vero e proprio atto d’amore nei confronti del Sommo Poeta.
Un’impresa titanica e originalissima che, oltre a sorprendere e a divertire, ha il merito di offrire alla nuove generazioni la possibilità di avere un diverso approccio alla poetica di Dante, di scoprire la grande ironia ed il sarcasmo del Sommo Poeta. Ripercorrendo le gioie e le pene che lo afflissero i più giovani (ma anche i meno giovani) potranno scoprire quanto attuale sia ancora l’opera consacrata all’amore per Beatrice, nonostante sia stata composta tra il 1292 ed il 1293.
Al libro di Avvisati va anche il merito di offrire alle nuove generazioni la possibilità di diventare custodi del dialetto napoletano (elevato non a caso a lingua dall’Unesco) affinchè possano farne tesoro e trasmetterlo alle generazioni future.
Domani 20 Febbraio 2022, alle 10.30, altro appuntamento di Quisilegge. Ospite del festival stabiese del libro: Tiuna Notarbartolo autrice de “Il piccolo libro degli abbracci”.
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