“Principessa Saranghae”, il nuovo romanzo di Diego Galdino, edito da Bertoni Editore, è stato presentato in anteprima a Bisceglie, a fine agosto, nell’ambito della rassegna culturale “Libri nel Borgo Antico”. Prima che il libro fosse disponibile per tutti (è ufficialmente uscito in libreria il 20 Settembre), c’era già grande attesa tra le tante lettrici che “seguono ed inseguono” Galdino, raggiungendolo spesso e volentieri al bar di famiglia dove lavora.
“Io voglio soltanto bere con te il primo caffè del mattino, mi basta questo. Ma dev’essere ogni mattina, per il resto della nostra vita”
A partire da “Il primo caffè del mattino” pubblicato nel 2013, divenuto poi un vero e proprio caso letterario, tutti i romanzi di Diego Galdino hanno avuto un grandissimo successo non soltanto in Italia, ma anche all’estero. Tutti i suoi libri sono stati tradotti e venduti in Germania, in Austria, in Svizzera, in Bulgaria, in Polonia, in Serbia, in Spagna e persino in Sud America. Di alcuni di essi, è in corso anche la trasposizione cinematografica.
Ai romanzi di Diego Galdino sono legati tanti momenti di vita reale. Molte coppie, infatti, si sono dichiarate il loro amore utilizzando le frasi più iconiche dei suoi romanzi, come “Io voglio soltanto bere con te il primo caffè del mattino, mi basta questo. Ma dev’essere ogni mattina, per il resto della nostra vita” (tratta da “Il primo caffè del mattino”) e c’è chi addirittura si è laureato presentando una tesi sullo stile narrativo di Galdino.
Quelle narrate da Galdino sono storie d’amore, amori gentili, amori da favola, tant’è che Galdino, da anni, viene ritenuto il Nicholas Sparks italiano. Questa volta, con “Principessa Saranghae”, lo scrittore barista ha voluto sorprenderci. Imitando Giulio, il protagonista del suo ultimo libro , ha “capovolto” la tastiera del suo PC e anziché scrivere “la storia di un amore da favola”, ha scritto “la favola di una storia d’amore”.
“Principessa Saranghae” è disponibile anche su Amazon
“Principessa Saranghae” di Diego Galdino, trama
Intervista a Diego Galdino
- Diego, parliamo subito di “Principessa Saranghae”. Raccontaci la trama e come è nato questo tuo ultimo lavoro.
Yoo è una principessa coreana del 1300; Giulio, un ragazzo romano dei giorni nostri, proprietario di uno straordinario negozio di palle di neve. Due anime destinate ad incontrarsi grazie ad una magia. Una palla di neve incantata che capovolge il tempo ed il destino. Così, tra una carbonara preparata in un tempio buddista e una cerimonia del tè nel centro di Roma, questa storia d’amore nasce a dispetto della distanza tra epoche diverse che pagina dopo pagina, sembra assottigliarsi fino a sparire del tutto. Questo libro nasce dalla mia voglia di scrivere un drama coreano all’italiana, una via di mezzo tra “Vacanze Romane”, “La casa sul lago del tempo”, “Kate & Leopold” e “Amarsi un po’”.
- Roma, Torino, Napoli. Finalmente presentazioni live! Quanto ti era mancato il rapporto con i tuoi lettori?
Tantissimo, se penso che l’anno scorso per il mio romanzo “Una storia straordinaria” avevo in programma trenta presentazioni in giro per l’Italia e a causa del covid non ne ho fatta nemmeno una; adesso mi sembra un piccolo miracolo riuscire ad incontrare i miei lettori per parlare loro della mia Principessa.
- Quali sono i primi feedback che stanno arrivando? Che aspettative hai?
Per ora chi ha letto “Principessa Saranghae” ne è rimasto piacevolmente impressionato. Le persone si rendono conto leggendolo che si tratta di una storia d’amore fuori dal comune a cui è difficile non affezionarsi. Le mie aspettative sono che questo libro venga capito e apprezzato per quello che è: una favola del buongiorno, del buon pomeriggio, della buonanotte.
- Sii agente di te stesso. Chi e perché dovrebbe leggere il tuo romanzo?
Tutte le persone che amano sognare ad occhi aperti, che hanno voglia di credere che la magia esiste e che anche una storia impossibile, grazie all’amore, può diventare possibile.
- Prossimo romanzo? Dovremo aspettare molto o ci stai già lavorando?
Nella mia mente, come al solito, il mio nuovo romanzo è già finito. Ora mi concentro sulla mia Principessa poi, dopo Natale, inizierò a riversare la storia per il momento nascosta nella mia testa sul computer. Però il titolo c’è già: “Mi sono innamorato di Felicia Kingsley”
Beh! Titolo intrigante. Non vedo l’ora di averlo tra le mie mani! A presto, Diego!