Rosario Pellecchia a Quisilegge: “La scrittura, una sorta di psicanalisi. Nei miei libri grandi rapporti familiari”


“Spero di essere all’altezza!” – dice Rosario Pellecchia quando gli viene chiesto “Che padre sarai?”. “Mia figlia nascerà tra un mese e mezzo. Quando mi chiedono “Sei pronto?” io rispondo “Non lo so!”. So però di essere felice e spero di essere all’altezza!”.

Ieri mattina, nella sala congressi del Palazzo Reale di Quisisana, si è svolto il quarto incontro di Quisilegge Winter Edition, il festival del libro stabiese. Ospite il conduttore radiofonico, giornalista, scrittore e cantante Rosario Pellecchia che ha presentato il suo ultimo romanzo “Le balene mangiano da sole” edito da Feltrinelli.

 

“Le balene mangiano da sole” è disponibile anche su Amazon

“Le balene mangiano da sole” di Rosario Pellecchia (Feltrinelli)

Non si fa fatica ad amare i protagonisti di “Le balene mangiano da sole” (leggi qui la nostra recensione). Genny, poco più che ventenne, originario di Napoli, fa il rider a Milano. Durante le consegne gli piace fantasticare sull’identità del destinatario. Prova a capire dal tipo di ordine chi possa trovare dietro la porta alla quale busserà per effettuare la consegna.

Dietro l’ordine di una doppia porzione di pollo fritto, Genny crede che ad aprirgli la porta saranno due studenti. Invece, ad aprire la porta è Luca, un ragazzino di 12 anni che è solo in casa e sta guardando il Napoli in tv. Due occhi grandi e rassegnati che spingono Genny a soffermarsi con quel ragazzino con il quale, inaspettatamente, nascerà un profondo rapporto d’amicizia.

Un’amicizia quella tra Genny e Luca che per quanto anagraficamente insolita possa apparire, servirà a lenire il dolore delle profonde ferite che ad entrambi rabbuiano l’anima.

Rosario Pellecchia a Quisilegge: “La scrittura, una sorta di psicanalisi. Nei miei libri grandi rapporti familiari

“Le balene mangiano da sole” è il secondo libro scritto da Pellecchia. Nel precedente “Solo per vederti felice”, edito da Mondadori,  l’autore affronta un altro tema importante, quello della cura e della convivenza con un genitore affetto da demenza senile. Si tratta di un racconto più intimo rispetto al secondo libro che, pagina dopo pagina, rivela al lettore la personalità dell’autore: sensibile, riguardoso, ma anche capace di sdrammatizzare tanto che il suo alter ego riesce ad elaborare una terapia alternativa che si rivela essere valida e che regala alla madre momenti decisamente migliori.
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“Sono andato via di casa molto presto. Mi sono sempre dichiarato autonomo, poco attaccato alla gonnella di mamma e alla giacchetta di papà, ma poi scopro che con la scrittura affronto e tratto proprio i grandi rapporti familiari. La scrittura talora consente di abbassare quelle maschere che scegliamo di indossare; funge da psicanalisi portando in superficie ciò che abbiamo nascosto nel più profondo del nostro animo”.

Prossimi appuntamenti di Quisilegge:

  • 3 Dicembre con Catello Maresca
  • 5 Dicembre con Giovanni Taranto
  • 10 Dicembre con Gennaro Francione
  • 12 Dicembre com Carmen Iovine e Maria Criscuolo
  • 19 Dicembre con Raffaele Fontanella
  • 27 Dicembre con Raffaele Palumbo.

 

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