Terra, trentunesimo secolo.L’impero Maruhage vuole conquistare il pianeta emanando il seguente decreto: tutti devono essere calvi come il sommo Imperatore Tsuru Tsururina IV.
A opporsi ai soldati c’è un solo uomo: Bobobo-bo Bo-bobo, maestro della tecnica dell’Hanage Shinken (Tecnica dei peli nasali).
Ma il muscoloso Bobobo non è solo.E’ un personaggio fuori di testa deve avere una compagnia altrettanto stralunata.
E’ così abbiamo la giovane ragazza Beauty, priva di poteri; Heppokomaru, ragazzo in grado di lanciare peti come se fossero bome; fino a Don Patch, uno strano essere arancione dalla forma sferica ma dotato di gambe e braccia.
Bobobo come madre
L’autore Yoshio Sawai, con Bobobo, crea una storia che definire fuori di testa è dire poco.Non è una parodia vera e propria, nel senso che n on ha un manga o un anime principale di riferimento (come ad esempio Star Wars con Balle Spaziali), ma è quasi una carrellata di Sketch demenziali uniti con un labile filo conduttore che crea una trama.
L’umorismo è principalmente basato (nel manga perlomeno) su giochi di parole basati sull’ambiguità di significato della lingua giapponese.Infatti il kanji ボ Bo, può anche essere letto come madre.
Infatti, presentandosi a Beauty, dice “Sono mamma sette volte”, lasciando interdetta la giovane.Inoltre è presente una forte illogicità d’azione e di pensiero (ma, per assurdo, coerente con tutto l’impianto messo su dall’autore), scandita da continue parodie e citazioni riprese dalla cultura popolare, da altri manga e da luoghi comuni letterari e cinematografico.
Il manga più citato è Kinnikuman.Ma non mancano anche citazioni ad altri anime e manga come One Piece, Dragon Ball, Hunter x Hunter, Yu-Gi-Oh!
ed altri.Anzi l’autore dell’ultimo manga, Kazuki Takahashi (amico di Yoshio Sawai), ha disegnato alcune tavole inserite all’interno del manga, anzi inserite nella testa di Bobobo.
Infatti, oltre ai peli nasali, Bobobo ha una folta capigliatura Afro bionda da cui escono oggetti, animali e addirittura persone.A volte escono addirittura pezzi metallici che trasformano il protagonista in un autobus, in un missile e perfino in un robot molto simile a Gundam.
L’assurdità fino alla fine
Anche le arti marziali ed i luoghi di Bobobo-bo Bo-bobo sono assolutamente demenziali come i loro nomi.
Ad esempio, quando Bobo si trova a sfidare una banda di avversari, minaccia di usare una tecnica potentissima alla quale si è allenato per più di un anno, salvo scoprire che si tratta di una semplice rotolata.
Un’altra assurdità è l’armatura da contabile di Don Patch, costituita da cartoni poggiati su spalle, braccia e gambe.La particolarità è che sul gambale sinistro presenta un uomo con gli occhiali, che in un flashback si scopre essere stato un contabile che ha deciso di diventare un’armatura.
Dal manga è stato tratto un anime che tuttavia smorza molto sia i toni demenziali che le citazioni alle altre opere, soprattutto di altri manga.In Italia, dove tra l’altro non è ma arrivata la fine, fu trasmesso dall’emittente televisiva Jetix da Settembre a Dicembre del 2007, con diverse repliche.