Waiting for “Dancing with Viga”
E’ in arrivo per il 19 gennaio l’uscita del secondo album dei Mandrake dal titolo “Dancing with Viga “ per la Riff Records, anticipato dall’ uscita del singolo “Ghost in me” a dicembre 2014.
Band che nasce nel 2010 a Livorno. Il guru del gruppo Giorgio Mannucci alla voce, chitarra, ukulele, incontra nuovi amici anche grazie alla rete (web) con i quali inizia questo percorso: Tommaso Bandecchi basso elettrico e chitarra, Stella Sorgente al contrabbasso, Gabriele Bogi alla batteria e percussioni, Asita Fathi alla viola e violino.
Provenienti da percorsi diversi e di prestigio, fondono le loro esperienze musicali in questo nuovo modo di fare musica che arpeggia tra pop , classico, indi e folk. Insomma una musica figlia dei nostri giorni, in questi giovani dei giorni nostri.
Il primo album. Zarastro del 2012, li ha portati per tutto l’anno e parte del 2013 in giro per l’Italia ed anche in un tour europeo tra Svizzera, Francia e Germania. Si, l’Europa, perchè questi giovani musici, nei loro testi, grazie alla loro duttilità con la lingua inglese, abbattono le barriere linguistiche. Il loro inglese è fluente, accompagnato da una ben consolidata preparazione tecnica strumentale; sono un mix vincente di tenacia e talento al passo con i tempi.
Entusiasti e carichi si apprestano a presentare questo nuovo album, nel quale diverse sono le collaborazioni. Le più prestigiose con la compositrice e cantante americana Lisa Papineau per la band Big Sir, il bassista dei Mars Volta, Juan Alederete de la Peña ,il musicista compositore Taylor Bates. e l’orchestra italiana di ukulele Sinfonico Honolulu, parte del percorso ancora in auge di Giorgio Mannucci.
Ghost in me nasce dalla penna di Emiliano Dominici scrittore affermato di “ La fine soltanto”(casa ed. Erasmo 2009) e “Impara l’arte” (casa ed. Erasmo 2012). In questo testo, l’autore narra di una storia d’amore, delle sue vicissitudini, del soccombere in nome di un concetto distorto di amore e del prezzo che pagano in nome delle loro singole individualità, altresì egoismo, con la conseguente perdita delle loro anime e del loro amore. In conclusione nel più classico tracklove nasce questo brano che nei ritmi prende un impronta contemporanea. La band sapientemente fonde il passato delle note a quelle coetanee; solo chi ben conosce la musica, azzarda nuovi incastri che trovano un eco positivo in chi li ascolta. Potrei dirvi che sembra di sentire uno, piuttosto che un altro nome… ,ma no! Sono i Mandrake, loro. Raffinati, pionieri, ricercatori, musicisti. Immergetevi prima in Copeland e poi Time dell’album Zarastro. Infine ascoltate, lasciatevi cullare da Ghost in me …poi mi direte!
Aspettando il disco a breve. Rilevante il video, un vero e proprio cortometraggio, che reca la firma della regista Ambra Lunardi