In uno dei numerosi, incantevoli angoli che la Villa dei Cesari di Gragnano offre ai suoi visitatori si è svolta l’anteprima del progetto multimediale Instru:mentale di Isabella Barbato. Dei dieci artisti coinvolti per lo shooting fotografico erano presenti: Gaemaria Palumbo (sax), Salvatore Torregrossa (fisarmonica) e Catello Tucci (violoncello), oltre alla bella Gabriella Iovino che ha prestato la sua voce per la lettura di alcuni brani tratti dal libro “Volevo scappare con Paolo Conte e ho lasciato le fragole sul tavolo”; l’opera prima della Barbato narra della nascita di questa figlia (il progetto stesso) e lo fa dando voce a questa creatura che parla di sua madre, dei suoi vizi, delle sue virtù e del momento in cui lei l’ha concepita. Di questa madre enfant prodige cresciuta tra cucchiarelle e caccavelle, la piccola spiega molte cose e lo fa con questo splendido trio di musici che accompagnano con piglio ironico la lettura, evocando il miglior Piero Angela di Superquark o il Paolo Conte di “Via con me” o Miles Davis, un vecchio amore della Barbato.
Alla serata era presente la scrittrice Paola Basile che ha intervistato l’autrice e ha presentato i video ufficiali di Instru:mentale ma, soprattutto, i backstages, una delle principali ricchezze del progetto stesso per la loro spontaneità e freschezza, oltre che per il taglio assolutamente divertente, dato soprattutto dai musicisti e dalla loro capacità di mettersi in gioco. L’intervento di Gaemaria Palumbo è stato leggero e forte al tempo stesso, ha sorriso e fatto sorridere il pubblico, ma ha ricordato a tutti i convenuti che il mondo oggigiorno difficilmente riconosce dignità a chi vuole vivere di musica, a chi studia, a chi della musica vuole fare una professione; intervistato, alla domanda “Che cosa l’ha spinta ad aderire al progetto di Isabella?” ci ha risposto, perentorio e sorridente: ”Isabella. La persona prima e la fotografa poi” A sua volta, Salvatore Torregrossa, polistrumentista che è partito dal pianoforte per poi avvicinarsi al sax, alla chitarra, al basso e –come si evince nel video disponibile su Youtube- alla fisarmonica, lancia una provocazione al mondo della musica affermando che è necessario che ci sia un approccio più manageriale alle produzioni e alla diffusione dei prodotti di qualità, come nel caso del lavoro della Barbato.Alla stessa domanda Torregrossa ha risposto:”Io ho detto di sì ad Isabella perchè resto sempre affascinato dalle persone che ci credono, nelle cose che fanno!”.
Catello Tucci, infine, giovane musicista gragnanese, ha risposto in maniera articolata: “Mi ha affascinato l’idea del progetto fotografico, poi mi sono sentito coinvolto per un discorso anche di territorialità e, infine, proprio per Isabella” ma tutti e tre si sono trovati d’accordo nell’asserire “come avrei potuto dirle di no?”.
In buona sostanza, Instru:mentale è un progetto femmina, e come tutte le femmine consapevoli di esserlo, si spoglia lentamente, concede brandelli di pelle e frammenti di sogno in questo evento che altro non è stato che una semplice anteprima.
Complimenti a Donna Isabella, alla coraggiosa scelta di Spazio Creativo Edizioni e… alla prossima!