Liberato, un alone di mistero e di simbolismo si nasconde dietro il cantante napoletano

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Liberato è un misterioso cantante che pian piano ha conquistato il cuore di tante persone. Il suo primo concerto in terra partenopea si è tenuto pochi giorni fa.

Come annunciato su facebook, il concerto è avvenuto in una cornice mozzafiato. Il tramonto, il lungomare, il Castel Dell’Ovo e i tantissimi fan arrivati da tutta Italia hanno pensato al resto.

Ma chi è Liberato?

Tanti articoli e post girano sul web, tante teorie arieggiano sulla sua identità. Ma se non fosse una sola persona? Se fossero un gruppo di persone? Perché mantenere nascosta la propria identità?

Andiamo con ordine, analizziamo la rosa stilizzata che ritroviamo spesso insieme alle catene. Nel centro storico di Napoli esiste un entro culturale il cui nome è Santa Fede Liberata. Ex Educandato, abbandonato a sé stesso dal terremoto dell’80, un anno fa è divenuto un centro culturale che si occupa di organizzare attività e dibattiti.

Questo probabilmente non vi farà trovare collegamenti, ma organizzano la festa per la Madonna delle rose, “madre, figlia e amante di tutte le arti”. All’interno della struttura ci sono alcuni graffiti che riprendono il cappuccio indossato dal cantante. L’isola di Nisida dall’alto ricorda il fiore. Lo stesso, che hanno alzato al concerto in omaggio a Pino Daniele con “Quanno chiove”.

Sarà un caso?

Passiamo alle catene e alla sirena che abbiamo ritrovato e ascoltato sia nel video di Gaiola, visibile dal carcere minorile di Nisida.  Cosa c’è dietro a tutto ciò? Perché la maggior parte dei video sono a bassa risoluzione e ambientati nei pressi della zona in cui si trova il carcere?

Liberato probabilmente è un(o più) detenuto del carcere minorile di Nisida

Se ascoltiamo i suoi testi, ci rediamo conto che c’è un filone logico. E’ una storia dal giorno in cui è stato arrestato, lasciato dalla fidanzata e via discorrendo. Sull’isolotto di Nisida sorge il carcere minorile che organizza numerose attività per i ragazzi che si trovano lì. Una delle teorie più accreditate è che sia uno di quei ragazzi o più ragazzi, poiché stando a qualcuno che era al concerto, sembra non essere sempre la stessa persona a cantare. C’è un particolare che hanno notato in pochi: uno dei ragazzi incappucciati è sceso direttamente dall’imbarcazione delle forze dell’ordine.

Prima dell’inizio del concerto, perché è arrivato dal mare? Sarà stato prelevato a Nisida e ripotato lì in seguito al concerto? Sarà un minore di cui non può essere ancora svelata l’identità?

Branchizio, proprietario del gommone che ha portato Liberato alla Rotonda Diaz, ha dichiarato di non averli prelevati a Nisida.

Il marchio internazionale Converse collabora e finanzia il cantante

Per chi non ci avesse fatto caso il brand, appare sia nei video che ai concerti. I liberato indossano scarpe e abbigliamento del marchio. Nascerà una linea ispirata al cantante?

Un altro particolare che hanno notato in pochi è la presenza di uno solo dei Liberato con le scarpe bianche, sarà lui o un’altra strategia?

Avvistato un ragazzo con una felpa bizzarra fra il pubblico

Infine, fra il pubblico si è notato di un ragazzo con una felpa ironica uguale nel modello e nella scritta a quelle indossate dai vari Liberato ma con la scritta ARRESTATO.

Era lui che si godeva lo spettacolo o una burla?

Il mistero continua ad esserci ma se i pezzi del puzzle coincidono prima o poi si saprà cosa e chi si nasconde dietro questo progetto e questa strategia che funziona alla grande.Se dovesse essere tanto di chapeau!

Sarà il poeta e scrittore di Scampia Emanuele Cerullo i cui testi in particolar modo Nove Maggio, avrebbero ispirato le canzoni. Oppure ricordiamo che l’esibizione a Milano, fu aperta con la frase “Io speriamo che me la cavo”. E se fosse l’ormai cresciuto Spillo, l’attore Adriano Pantaleo?

Ma in fin dei conti le cose sono sempre più semplici di quanto s’immagini!

Non ci resta che aspettare…

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