La musica vola leggera in Via Bellini
In questa estate cittadina di una Napoli che ha voglia di proporsi con angoli -talvolta trascurati eppure incantevoli-, Monica Ferrigno sbarca il 20 agosto c.a. in versione Moon Lady Trio riveduta e corretta. Sergio Caruso assente alle tastiere per impegni familiari, delizia il pubblico Giancarlo Bobbio e -immancabile- li accompagna la voce della tromba di Lorenzo Federici.
Il trio in versione originale è una macchina da guerra, collaudata per ogni pubblico, con meccanismi già acclarati; basta guardarsi di sottecchi per capirsi, e la scaletta non è necessario impostarla, perchè è nelle corde di tutti e tre, frutto di prove lunghe -talvolta- mesi, prima di arrivare all’esibizione vera e propria.
L’inserimento di Giancarlo Bobbio (che quest’estate cura anche la direzione artistica del locale di Piazza Bellini) ha rappresentato, in questa circostanza, una svolta verso un modo più colloquiale dell’intrattenimento, in uno spazio all’ aperto collocato in uno dei posti più belli del mondo: quella città di Partenope che, in certe occasioni, sa indossare l’abito trapuntato di stelle per dismettere gli stracci laceri della città sempre in difficoltà, in affanno per il caldo per la pioggia per il traffico, etc.
Passare da “Besame mucho” a “Tu sì ‘na cosa grande” non rappresenta una fatica per la Lady del trio, nè spaziare da un repertorio in inglese (Summertime -un immancabile classico per la Ferrigno- o Someone over the rainbow) alla canzone italiana d’autore (Che cosa c’è). Inoltre, nella storica tradizione del Trio, c’è la gradevolissima abitudine di invitare a suonare gli amici convenuti per applaudire chi si esibisce.
E’ in quest’ottica che sul palco viene invitato il cantautore Marco De Vita, che regala una versione più intimista del brano “Musica” (testo e musica sono suoi) rispetto a quella eseguita allo Sporting Club a giugno di quest’anno.
Bella atmosfera, insomma, anche senza l’inserimento, in questa serata, di “Parole, Parole” che vede il maestro Lorenzo Federici nella duplice veste di vocalist e di musicista; aria buona nel cuore di Napoli, per chi la sa respirare, belle stelle (anche musicali) per chi ha occhi per vederle.