PIANO CITY NAPOLI 2014

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PIANO SOLO GIOSI CINCOTTI

Nell’ ambito della manifestazione Piano City Napoli 2014, da un idea di Andreas Kern ideatore e direttore artistico del progetto ,ci sono stati tre giorni di full immersion musicale evocata dall’ eleganza  senza tempo  rappresentata dal piano.Trecento pianisti nella formula house concert, teatri, piazze, base la Mostra d’Oltremare. Si è esibito, nell’ambito di questo progetto  alla chiesa di San Rocco il 7 dicembre Giosi Cincotti. Polistrumentista (pianista, tastierista,fisarmonicista), ottimo arrangiatore, compositore, laureato  in Musica Jazz al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli.

Originario di Polla, si trasferisce a Napoli nel 1994. Ha lavorato in Rai, Mediaset e Sky,e partecipato ad importanti concerti e festival in Italia e all’estero, collaborando con musicisti ed artisti di valore nazionale ed internazionale, tra cui:  Dean Bowman e Gary Alston, Badara Seck e Malick Diaw Aziz Sahmaoui Letieres Leite Rashmi V.Bhatt (India), Mbarka ben Taleb e Marzouk Mejri, James Senese, Enzo Gragnaniello, Gianni Lamagna , Peppe Barra, Gino Evangelista, ,etc. Ha collaborato in teatro con Giobbe Covatta, Lalla Esposito e altri. Session Man in varie formazioni tra cui l’Orchestra Jazz del Conservatorio di NapoliSenegal group, Napoli Arab Style, Marzouk Mejri Ensemble, Trio for Jaco, Gianni Lamagna ensemble.

Grande soddisfazione nell’ ultimo anno per la produzione artistica e l’arrangiamento del live di Mbarka ben Taleb, per ibrani “I’m a fool to want you” e “Luna Rossa” che fanno parte della compilation  della soundtrack del film “Gigolò per caso “ di John Turturro. Ha dato vita a diversi progetti tra cui: SWAROOPA 1998; NEAPOLIS IN FABULA, con incisione del cd di rielaborazione ed arrangiamenti in chiave etno-jazz dei classici napoletani; UN GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI, viaggio musicale attraverso le culture dei 5 continenti; NEL REGNO DEI SOGNI composizioni originali che spaziano tra il jazz , l’etnico e la musica classica in duo pianoforte e violoncello; SOUL VIBES TRIO una rielaborazione dei brani della black music.

Il pubblico presente ben intuisce da subito che è timido e, come per la maggior parte degli artisti, preferisce far parlare la musica. Più esatto dire che preferisce parlare con poche persone per volta. Cosa che fa  quando e soprattutto si conversa di musica, allorchè i suoi occhi si illuminano, come se la sua vita è o fosse solo questo. Da poche domande, da come risponde -in maniera cosi oculata, precisa, quasi maniacale- l’artista  dà la misura di quanto attaccamento, passione ma soprattutto rispetto ci sia per quest’Arte che gli sta dando splendide gratificazioni ,quasi a restituire una vita passata saltellando tra le note fin dalla tenera età di otto anni.

Esegue emozionatissimo, in una chiesa piena di attenti e silenziosi spettatori, brani suoi e non, riarrangiati per l’occasione, scelti in maniera attenta, oculata e dei quali ci racconta :

Nel regno dei Sogni ( G.Cincotti, dall’omonimo progetto); Panorami (estratto dal progetto un Giro del mondo in 80 minuti di G.Cincotti); Pianurriata Nera (rielaborata da G.Cincotti) una mia rielaborazione in chiave jazz,con colori afro ,per sottolineare che la tammurriata parla dei bimbi neri dopo liberazione degli americani, nero colore molto importante per me dai diversi significati evocativi; Infinito Viaggiare (G.Cincotti da Nel regno dei sogni );  All Blues (M.Davis);  Gioblues (G.Cincotti); Blue Rondo alla Turca (D.Brubeck); Palhaco (E.Gismonti) a cui tengo molto ,una delle mie guide, un genio vivente brasiliano che io adoro in tutte le sue sfaccettature e che mi dà delle emozioni molto profonde; Stella by Starlight (V.Young) è un classico della tradizione jazzistica; El Guapo (G.Cincotti dal progetto Un giro del mondo in 80 minuti) dal sapore flamenco.

E’ la prima volta che partecipi a Pianocity ?

No, la seconda volta.Ho partecipato anche nel 2013, alla Biblioteca Nazionale a Piazza Plebiscito Napoli

Che emozioni ti hanno attraversato?

Ero felice per il riscontro del pubblico, per l’accoglienza della Pietà dei Turchini, e per ultimo ma il più importante, PianoCity –Piano Solo  è qualcosa di molto prestigioso per un artista, è come un monologo per un attore dove tra te ,lo strumento e il pubblico non c’ è filtro. Un ottimo banco di prova.

Sei impegnato in progetti di prossima uscita?

Sto preparando il secondo cd di Neapolis in Fabula, le novità ci sono. Non ti faccio tutti i nomi perché sarà una sorpresa, solo alcuni quali Mena Cacciapuoti, Gianni Lamagna, le sorelle Rondinella  e altri che farò cantare. Spero di lavorarci da gennaio e farlo uscire nel 2015; continuo a lavorare al progetto “Nel regno dei sogni”, forse in uscita in estate e al ”Il giro del mondo in 80 minuti”,anche questo forse in uscita nel corso del 2015.

Ci sono differenti emozioni tra suonare il piano e la fisarmonica?

Il pianoforte è il mio strumento, ho cominciato ad otto anni vedendolo suonare in chiesa; ho fatto studi classici e jazz  e anche un  percorso da autodidatta, interessandomi  alla musica world, popolare .Mi sta dando molte soddisfazioni, più lo approfondisci e più ne cogli le sfumature. La fisarmonica ho cominciato a suonarla molto tardi. Avevo, da piccolo, un atteggiamento un pò snob nei confronti di questo strumento, visto come uno dei suoni tipici della musica popolare, mentre io vengo da un percorso jazz. Ha delle caratteristiche completamente diverse dal pianoforte: il primo a percussioni, il secondo ha il mantice e usa l’aria e, quindi, puoi ottenere suoni lunghi, ti permette di percorrere altre strade dell’anima, si può cantare di più una melodia.

I brani eseguiti hanno un filo conduttore o sono pensieri sciolti, cioè’non collegati tra loro?

Ho costruito la scaletta guardando all’ intensità del pezzo.

 Prossime date in agenda ?

Sto partendo per la Polonia, per un concerto di musica  classica napoletana a Cracovia all’ Istituto di Cultura Italiana. Il penultimo è stato un incontro musicale meraviglioso a cui ho partecipato in Marocco per il Marocco Solar fest, esperienza unica. Ho suonato con persone provenienti da tutto il mondo. Il potere della musica è immenso, abbiamo montato due brani prima registrati all’ Università di Casablanca nella facoltà di Giurisprudenza e poi ci siamo spostati a Quarzate nel sud, dove si sviluppa il Marocco Solar fest. Un evento che dovrebbe essere da monito per tanti Paesi quali il nostro.

Ringraziamo Giosi Cincotti per la gentile disponibilità, lo lasciamo partire per la Polonia. Un artista che non è una promessa ma una validissima realtà, fucina di idee e progetti nonché talento  che farà molto parlare di sè, come ha già fatto negli States.

photo di Alessandro Icarus Catocci
video di Angela Garofalo

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