Premio Bianca D’Aponte: la vincitrice di questa edizione

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Il premio Bianca D’Aponte ha la sua vincitrice

Questo premio rivolto al cantautorato femminile italiano ha dato ancora una volta il messaggio forte che in Italia le cose di qualità si possono fare. Anche nella serata finale, l’apertura della kermesse è affidata all’ eterea e talentuosa presenza della vincitrice dello scorso anno, Elisa Rossi, col brano”Bambini “, che subito dopo è stata seguita sul palco dal Maestro e Direttore Artistico da sempre del premio, Fausto Mesolella con la sua band. Questi ha eseguito brani dal suo ultimo, particolare, raffinato lavoro discografico che sta riscuotendo notevoli successi “Canto Stefano”.

Inizia la gara e nell’ ordine di esibizione queste giovani cantautrici portano i loro progetti  e sogni artistici. Iniziano i C.F.F. (due ragazze) col brano “La frana”; ormai tutte affiancano le loro corde vocali a padronanza di strumenti musicali, buona interpretazione, sempre lo stesso loopFrancesca Incudine si caratterizza col suo brano in dialetto siciliano “Di notte nasciuni i canzuni”: molto brava, visibilmente emozionata, infelice la mise che a parere di chi scrive dovrebbe essere di ausilio al brano che si esegue. Giulia Olivari, in “Riso e Sangria”, buoni gli arrangiamenti, ma non convince. Amelie con “Che cosa c ‘è”, buona interpretazione, voce interessante che -a parere di chi scrive- non ha avuto modo di farsi conoscere  in questo testo, mise curata e pertinente. Francesca Pignatelli con “Sbaglio”, ritmo e arrangiamenti coinvolgenti, padrona del palco e del suo strumento vocale, mise sgargiante.

Segue con padronanza scenica, ottima interpretazione e riceve i seguenti riconoscimenti:

PREMIO DELLA CRITICA-MIGLIOR TESTO -MIGLIORE INTERPRETAZIONE

-Helena Hellwig con “Come Marylin Morrò”-

Rossella Aliano con “Sangue” , mi piace definirla l’anima rock della kermesse, una donna sul palco con tematiche e aplomb diverse dalle sue compagne di gara;

Grazia Cinquetti con “L’altra marea”, ottimi arrangiamenti, colpisce e “rimane” il suo brano a parere di chi scrive.

Conquista il pubblico in sala, ha un’ aurea particolare  questa ragazza, bisogna ascoltarla e non perderla di vista; premiata da Ginevra Di Marco, madrina dell’evento, vince il

PREMIO BIANCA D’APONTE XI EDIZIONE-  CITTA’ DI AVERSA

PREMIO MIGLIOR COMPOSIZIONE di FMD-blog di Alberto Salerno e Mara Maionchi

-Irene Ghiotto con “La filastrocca della sera”-

premiazioneIrene

Ultima ad esibirsi in questa prima parte di una lunga serata finale, la vincitrice morale della kermesse, ottima interprete, raffinata, mise e aplomb, pertinenti in entrambe le serate con ciò che ha eseguito,vince

UN CONTRATTO CON LA CASA DISCOGRAFICA “SUONI DALL’ ITALIA “

di Mariella Nava

-Priscilla Bei con “Ulisse”-

 PriscillaBei

Il Premio Bianca D’Aponte International è presente con le sue voci sul palco, aprendosi a marzo  2015 a nuovi linguaggi e trovano riscontro favorevole nel pubblico presente le voci d’oltre confine delle sue interpreti. Con piacere si accoglie la presenza emozionata ed incisiva, frutto del suo background artistico e umano, di Silvia Comes cantautrice catalana, la prima ad esser premiata col Premio Bianca D’Aponte International, che esegue brani suoi ed “Erbe ed Erbacce” di Bianca D’Aponte in catalano.

SilviaCortes

Accompagnata dal Maestro Fausto Mesolella, entra con leggiadrìa la delicata presenza e voce di Celin Provoust, che sarà premiata con entusiasmo anche da Mariella Nava con la sua casa discografica “Suoni dall’ Italia” .

celin

Il Maestro ha accompagnato anche la calda, fascinosa presenza della tunisina M’Barka ben Taleb che esegue in arabo “Respira piano”. Ci porta ad altre latitudini, un tocco esotico al Teatro Cimarosa.

Seguono gli ospiti che si sono alternati sul palco sempre presentati dalla coppia Antonio Silva e Carlotta Scarlatto,che hanno simpatizzato e interagito di continuo col pubblico in sala. Alcune madrine delle scorse edizioni presenti anche quest’anno, come Mariella Nava, Andrea Mirò sul palco con loro interpretazioni. Ospite anche  Mimmo Epifani che duetta col suo mandolino in canti popolari insieme a Fausto Mesolella; Raiz accompagnato alla chitarra anch’egli dal maestro/direttore artistico Fausto Mesolella, diverse collaborazioni al loro attivo; interpreta alcuni brani tra cui “Maruzzella” in arabo; certe scelte sono davvero lodevoli per la temerarietà e l’esecuzione.

Poi arriva il momento che fa tremare davvero il teatro, madrine delle scorse edizioni ma sempre felici di tornarci perchè sul Premio Bianca D’ Aponte al di là della musica, l’atmosfera che si vive è unica, e ciò viene testimoniato da tutti quelli che sono saliti sul palco e che ben volentieri ritornano ad abbracciare questa nuova famiglia; Brunella Selo, Fausta Vetere, Elena Ledda, e la madrina di questa  edizione 2015, Ginevra Di Marco, eseguono due brani quali “Abacada” di Andrea Parodi e “Inno dei Sanfedisti” e qui, è standing ovation.

Ginevre de Marco

La madrina ha eseguito anche altri brani sempre di notevole e pregiata fattura e interpretazione ed uno dedicato a Bianca, un suo testo “Mary”.

A tarda sera, arrivano i premi che non si discostano da quelli che poi erano gli umori e i giudizi origliati durante la serata. Ottimo riscontro anche quest’anno, per la valenza artistica delle cantautrici e per l’organizzazione. Forse suddividere gli ospiti in maniera diversa sulle due serate le avrebbe rese più vicine come durata ed impatto.

video e foto: Angela Garofalo

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