A dieta la frittura no, no, no. Non è proprio così!

Da sempre è una filastrocca che ci ripetiamo: a dieta niente fritti. La frittura viene sempre vista come un cibo non sano, non salutare e che deve essere messo da parte appena ci viene anche solo il pensiero di iniziare una dieta.

Friggere non è male assoluto

Friggere il cibo, come le patatine fritte o i nuggets, a meno che non abbiamo problemi al fegato o al pancreas o altre patologie, non è male assoluto. Infatti, può aiutare il fegato a lavorare più velocemente e farci sentire meglio.

È chiaramente importante preparare il cibo fritto in modo corretto e mangiarlo insieme ad altri alimenti sani, con una frequenza scandita, non troppo ravvicinata e soprattutto valutando di certo la quantità, ma ancor prima la qualità del fritto.

Quindi, non dobbiamo avere paura di mangiare cibo fritto. Non dobbiamo solo pensare alle calorie, ma anche a come il cibo ci fa sentire.

Anche una volta alla settimana, può essere buono per il nostro corpo e aiutarci a mantenere un buon metabolismo.

Frittura, ecco cosa occorre considerare

Per inserire la frittura nella nostra sana alimentazione dobbiamo considerare due aspetti: l’apporto calorico e la qualità dell’olio utilizzato.

Per quanto riguarda le calorie, friggendo un alimento, questo può assorbire parte dell’olio in cui viene cotto. Pertanto, ci può essere una differenza sostanziale in termini calorici nel prodotto finale; se si presta attenzione al modo in cui si frigge, la frittura non risulta così calorica come si potrebbe pensare. E soprattutto deve essere ben bilanciata e gestita nella vostra alimentazione.

Per meglio bilanciare consiglio sempre di accompagnare la frittura a verdure crude prima e dopo in modo da sfruttare le proprietà dei vegetali crudi ancche per meglio digerire quanto mangiato.

Altro elemento da prendere in considerazione è l’olio.

L’olio che usiamo è molto importante perché, se si riscalda troppo, può diventare cattivo per la nostra salute, tossico.

È fondamentale usare un olio con un punto di fumo alto, come l’olio extravergine di oliva. Questo aiuta a evitare che l’olio si rovini e faccia male.

Friggere il cibo lo rende anche più gustoso e più facile da digerire rispetto ad altri modi di cucinare.

Quando si frigge ad una temperatura giusta, il cibo non assorbe troppo olio e mantiene i suoi nutrienti, nel corso della frittura, infatti, se la temperatura dell’olio è mantenuta costante e sostenuta, si evita l’imbibizione d’olio mediante la creazione immediata di una barriera lipidica che da una parte ostacola la penetrazione del grasso, dall’altra preserva i nutrienti.

Per cui il fritto può essere inserito in una alimentazione corretta con delle piccole attenzioni.

E per questo come sempre vi lascio #lechicchedellasaputella per ottenere una frittura sana e da poter inserire anche in un piano alimentare chiaramente correttamente gestito:

Usare un olio ad alto punto di fumo come l’olio extravergine di oliva che inoltre è l’unico olio che viene dalla premitura di un frutto. Quello di semi al contrario deve essere ottenuto attraverso l’aggiunta di solventi. Per cui è importante usare un olio per friggere che sia il meno “ritoccato” in modo da avere una buona qualità di frittura. L’altro olio che può essere utilizzato è quello di arachidi.

Non far superare all’olio la temperatura di 160°C-180°C, utilizzando una friggitrice o attraverso degli specifici termometri che si trovano in commercio e si possono acquistare senza problemi e senza spendere un capitale.

Non riutilizzare l’olio già usato, cambiarlo frequentemente, salvo che si usi la friggitrice che proprio per le sue caratteristiche ci consente di riutilizzarlo anche un paio di volte, ma non oltre.

– Non cuocere il cibo troppo a lungo per evitare che diventi scuro e poco sano, si potrebbere liberare delle sostanze tossiche che possono essere potenziali sostanze cancerose.

Friggere in olio abbondante in modo da immergere completamente il nostro alimento.

Scolare e asciugare bene il cibo dopo averlo fritto

Usare pentole in acciaio, e non altri materiali che potrebbero col calore rilasciare sostanze; questo vale anche per il dopo, evitiamo di mettere la frittura calda in recipienti di plastica ad esempio per scongiurare la cessione di sostanze.

mettere il sale sono alla fine della frittura per mantenere la croccantezza e senza eccedere, assaggiamo prima la frittura tal quale perchè la capacità di mantenere le propietà organolettiche e migliorle può rendere poco necessaria l’aggiunta di sale.

La frittura, dunque, non è da demonizzare. Questa e altre sono le fake news che ci portiamo come bagaglio e che cerco di sfatare tutte le mattine in diretta con la mia rubrica il CURIOS-OTTO sui miei social,

 

 

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