Attenzione che non sia il caffè della Peppina!

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Bevo quaranta caffè al giorno, per essere ben sveglio e pensare, pensare a come combattere i tiranni e gli imbecilli“. [Voltaire]

Per me preparare il caffè è un rito: pulire la moka, riempirla con il cucchiaino dedicato solo al caffè, che non è il solito, ma è particolare, osservare bene che la quantità sia quella che assume la forma del Vesuvio, portarla sul fornello a fiamma bassa e attendere.

Il vero caffè è questo: quello che inebria le narici, arrivando fino su al cervello e suonando i rintocchi del buongiorno, quello che ascolti, annusi e poi sorseggi, quello fatto in casa appena apri gli occhi.

Si può trovare in tutti i gusti e “colori” ma nero, ristretto o meglio alla napoletana è per me il vero inizio di giornata.

Eppure si può avere lungo, ristretto, macchiato, al cioccolato, alla nocciola, in tazza, in vetro, in monouso. Sono tante le richieste da poter fare in un bar quando si chiede un caffè.

Le proprietà del caffè

Qualsiasi sia la preferenza e qualunque sia il modo di berlo,  questa antica bevanda nera e profumata ha molte proprietà:

  • stimolante, ottimo per chi ha bisogno di una carica di energia, non indicato per chi invece soffre di pressione alta o tachicardia;
  • digestivo, eh sì sembra che aiuti a digerire determinando la secrezione di succhi gastrici, ma proprio per questo altamente sconsigliato per chi soffre di gastrite, reflusso e problematiche allo stomaco;
  • saziante, ovviamente senza zucchero può avere un effetto di tampone per la fame ed è privo di calorie e grassi, ma basta un cucchiaino di zucchero e diventa una bevanda gustosa ma calorica.

Attenzione agli eccessi!

L’ eccesso di caffeina può essere dannoso, ma nelle dosi giuste non lo demonizzerei.

Vi confesso una cosa, fino a qualche anno fa arrivavo a prenderne anche 7 volte al giorno; da un po’ di tempo a questa parte ho imparato a regolarmi e ne prendo 2, 3 al massimo, in modo da ricavarne solo benefici, evitando che l’eccesso mi provochi effetti fastidiosi.

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Ma il caffè fa bene o fa male?

È una bevanda nervina e spesso additata come un disturbatore nella nostra quotidianità, ma il caffè rientra nei cibi funzionali, cioè quei cibi che assolvono una funzione benefica nel nostro organismo.

La presenza di caffeina e altre sostanze ha sicuramente effetti eccitanti a carico del sistema nervoso (quindi non esagerare é la giusta regola) ma allontana il senso di sonnolenza, potenzia la memoria, la capacità di apprendimento, la percezione degli stimoli sensoriali, stimola la vigilanza e l’attenzione, riduce la sensazione di fatica migliorando così l’efficienza fisica e mentale. Inoltre non apporta calorie se preso amaro e NON macchiato.

Numerosi sono gli studi su questa bevanda insieme al the e al cacao, soprattutto in due ambiti ovvero: la prevenzione cardiovascolare e la protezione a livello del sistema nervoso, con particolare riferimento al morbo di Parkinson e all’Alzheimer.

Se preso in dosi regolari e non eccessive, il caffè può assumere anche un’azione antalgica ovvero di riduzione di dolori dopo 15-40 minuti dall’assunzione, soprattutto in alcuni tipi di cefalee. Vi sembrerà stomachevole, ma spesso per far passare l’emicrania si suggerisce un caffè amaro con un cucchiaino di limone

1° Ottobre National Coffee Day

Qualunque sia il gusto, questo magico e amato chicco da cui si estrae una inebriante bevanda, è tanto amato da avere addirittura una giornata dedicata che dal 2015 cade il 1 ottobre, giorno del caffè o per dirla all’americana  national coffee day.

 

 

 

 

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