La nutrizione consapevole comprende anche la scelta di prodotti idonei e di alimenti di qualità. Ma non è da sottovalutare come cucinare, come cuocere, come tagliare o come frullare.
Negli ultimi anni ognuno di noi almeno una volta si è trovato nel reparto elettrodomestici per comprare un frullatore ma poi si è trovato di fronte a non una ma ben due alternative ovvero la centrifuga e l’estrattore.
Entrambi consentono di avere dei centrifugati o comunque dei succhi che non possono fare altro che bene al nostro organismo, ma esistono delle sostanziali differenze da un punto di vista meccanico ma soprattutto dal punto di vista della qualità di quello che otteniamo.
La centrifuga e l’estrattore
Le centrifughe sono veloci strumenti che attraverso delle lame triturano il frutto o la verdura spingendo la polpa verso le pareti e facendo percolare il succo a seguito della forza centrifuga (da cui il nome) e ci consentono di avere frutta e verdura frullati dal gusto polposo e intenso in pochissimo tempo; gli estrattori hanno all’interno una sorta di vite che girando schiaccia il frutto o la verdura premendolo a freddo ad una velocità inferiore rispetto alla centrifuga e ci danno un succo più liscio e dal sapore più delicato.
Entrambe le bevande sono prive di fibre a differenza dei frullati.
Differenza tra estratto e centrifugato
Oltre ad essere più leggeri gli estratti hanno una maggiore quantità di nutrienti biodisponibili ovvero visto che le cellule vegetali sono rotte a freddo e viene preso solo il “succo” si fa meno fatica a digerire e si assimilano più rapidamente le sostanze (fino al 50% in più rispetto alla centrifuga).
Un centrifugato deve essere consumato nell’arco di dieci minuti altrimenti incorre nell’ossidazione, cosa che non succede con gli estratti che in frigo possono durare anche 48h, questo è dovuto alla velocità di produzione dell’uno rispetto all’altro.
Nelle centrifughe non di ottima qualità può succedere (oramai sempre meno, ma facciamo lo stesso attenzione!) che le lame si surriscaldino e denaturino alcune proteine dei vegetali, cosa che non accade nella premitura a freddo dell’estrattore.
Un’altra differenza fra la centrifuga e l’estrattore è data dal fatto che il sistema utilizzato dall’estrattore permette di ottenere meno scarti e di separare dalla polpa una quantità di succo maggiore: tant’è che la polpa che si ottiene con un estrattore è molto più secca e insapore di quella ottenuta con la centrifuga. Ad ogni modo, questo può anche essere visto come uno svantaggio nel caso in cui si desideri utilizzare la polpa ottenuta dopo l’estrazione per realizzare gustose ricette, cosa possibile se si ha una centrifuga.
Infine, le centrifughe hanno anche, in genere, meno parti di un estrattore di succo e questo significa che sono decisamente più facili da smontare degli estrattori stessi. Di conseguenza, questo si traduce anche in una maggiore possibilità di pulizia accurata, perché i pezzi possono essere lavati singolarmente e rimontati in modo veloce.
Indipendentemente da cosa e come, il suggerimento è di prendere in considerazione l’uso di succhi per aiutare il nostro organismo a disintossicarsi almeno un pò.
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Buon succo!!!