La scorsa settimana vi ho presentato la mia peggoor nemica da ormai 25 anni: l’istamina.
Ho elencato parte delle funzioni positive e cosa scatena nel nostro corpo. Oggi vorrei fare una presentazione degli effetti negativi, legati soprattutto a quello che ingeriamo, sí proprio al tanto amato cibo.
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Intolleranza all’istamina e cibo
Gli alimenti ricchi di istamina non sono gli unici che interferiscono con il metabolismo dell’istamina .Occorre limitare anche gli alimenti istamino-liberatori.
Si deve, infatti, tenere in considerazione l’eventuale presenza di problematiche intestinali: per esempio può esserci un’alterazione del microbioma intestinale con batteri che producono istamina (quando si dice avere la serpe in seno!). Si deve sapere, se vengono assunti farmaci e quali tipi (i farmaci che inibiscono la DAO o che fanno in modo da stimolare la produzione di istamina sono davvero molti, quindi meritano una particolare attenzione).
Tutto questo è complesso e soprattutto difficile da gestire in autonomia, quindi bisogna sempre fare riferimento ad uno specialista.
E’ importante rivolgersi al proprio medico quando si hanno sintomi che possono interessare:
● la pelle (prurito, orticaria, ad esempio)
● il sistema nervoso (insonnia, cefalea, vomito, vertigini)
● lo stomaco e l’intestino (digestione difficile, diarrea, flatulenza)
● la respirazione (congestione nasale, rinite, difficoltà respiratoria, asma)
Il medico inizierà poi a indagare per arrivare all’eventuale diagnosi di intolleranza all’istamina o istaminosi.
Sì, perchè di questo si tratta di una intolleranza: non coinvolge il sistema immunitario, le reazioni si possono verificare dopo pochi minuti o a distanza di ore, è dose-dipendente o comunque legata a molteplici fattori e cofattori.
Come se ne esce?
Una volta diagnosticata l’istaminosi un buon nutrizionista può elaborare uno specifico piano nutrizionale a ridotto quantitativo di istamina, supportato da una corretta integrazione (dal ferro alle vitamine agli enzimi), ed è quello che quotidianamente faccio, soprattutto in questo pazzo marzo.