Mangiare pesce crudo. L’inquilino indesiderato: l’Anisakis


Nelle festività natalizie di certo avrete mangiato a a base di pesce come da tradizione. Un antipasto classico a base di polpo all’insalata e pesce marinato. Se avete mangiato pesce crudo, vi siste assicurati che fosse abbattuto?

Questa è la giusta procedura per evitare un’insidia che il pesce crudo può nascondere:  l’Anisakis e la  conseguente patologia l’anisakidosi.

L’inquilino indesiderato: l’Anisakis

Il ciclo vitale dell’anisakis è particolarmente complesso e coinvolge molti esseri viventi dell’ecosistema marino. Chi consuma pesce crudo o mal abbattuto può diventare l’ospite casuale di questo parassita che può apportare conseguenze molto serie.

Due sono i rischi principali se si ingerisei Anisakis: la parassitosi che avviene per ingestione e la reazione allergica che può avvenire sia per ingestione che per contatto.

I sintomi normalmente si manifestano abbastanza rapidamente; di solito poche ore dall’ingestione e normalmente queste larve vengono espulse in modo spontaneo dall’organismo.

Può accadere però che creino delle problematiche importanti tali per cui si può finire sotto i ferri.

I sintomi principali a livello gastrico sono:

  • Pesantezza di stomaco
  • Dolore addominale con forti crampi
  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea
  • Febbre
  • Perforazione gastrointestinale
  • Emorragia gastrointestinale

In alcuni individui si sono osservate anche gravi ostruzioni intestinali dovute ai parassiti e in molto casi si è dovuto ricorrere alla chirurgia.

Le reazioni allergiche richiamano classici sintomi come:

  • respirazione affannata
  • asma
  • dermatite da contatto
  • congiuntivite
  • orticaria
  • gonfiore delle labbra, degli occhi della glottide
  • shock anafilattico

Parassitosi, le 4 regole d’oro per evitarla

  1. Pulire bene il pesce. L’accurata pulizia del pesce, che va eviscerato il prima possibile, aiuta a diminuire il rischio del passaggio delle larve dagli intestini ai tessuti muscolari del pesce
  2. Evitare di consumare prodotti ittici crudi. È consigliabile cuocere sempre il pesce, almeno a 65-70 °C per qualche minuto
  3. In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto, il prodotto ittico deve essere preventivamente congelato per almeno 4 giorni a -18 °C, in congelatore domestico (contrassegnato con tre o più stelle)
  4. Limitare il consumo di prodotti ittici a rischio come le semi-conserve domestiche a base di pesce azzurro marinato.

A quali prodotti del mare  bisogna fare particolarmente attenzione? Sicuramente a sardine, aringhe, alici (acciughe), sgombri, branzini, sarago,orata, dentice, occhiata, pesci S. Pietro, pesci sciabola (quasi sempre infestati), totani, calamari.Inoltre, avere un rivenditore di fiducia è fondamentale per evitare questa patologia.

Se  desiderate approfondire quanto detto, consiglio di guardare la registrazione della diretta sulla mia pagina fb.

E mi raccomando: il pesce va consumato almeno 2-3 volte a settimana. Poche scuse!

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