A fine estate e fino a dicembre, secondo la qualità della materia prima, vengono raccolte le olive, quei frutti da cui deriva uno dei prodotti base della nostra Dieta Mediterranea ovvero l’olio extravergine di oliva. L’autunno quindi oltre ai caldi colori, ai nuovi sapori e profumi, è anche il periodo di raccolta e molitura delle olive.
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Via alla raccolta delle olive
Le fasi dell’estrazione dell’olio sono molte e molto delicate: si parte dalla raccolta e dall’invio repentino al frantoio per evitare che le olive restino ammassate e che ci siano inizi di deterioramento.
Si passa nel frantoio all’eliminazione delle foglie, al lavaggio, in modo da eliminare tutti i corpi estranei (dalle foglie alla polvere) e infine si passa al processo di estrazione vero e proprio che può essere di vari tipi e che parte dalla “rottura” delle olive, cosa che un tempo era affidata alle macine in pietra, ma che oggi è meccanizzata.
La raccolta, la premitura delle olive e la produzione dell’olio sono fasi molto delicate e soprattutto da esse dipende la qualità del prodotto, di quel prodotto che l’uomo è riuscito ad estrarre a freddo e a farne un elemento fondamentale per l’alimentazione.
Proprietà e benefici dell’olio extravergine di oliva
L’olio extravergine d’oliva è un grasso buono, buonissimo oserei dire, ricco di sostanze antiossidanti, di vitamine A,D, E e fondamentale per l’assorbimento di vitamine liposolubili, cioè che si sciolgono nel grasso; facilita anche l’assorbimento del calcio.
E’ un alleato importante per la protezione delle mucose dello stomaco e anche per la regolarità intestinale oltre ad essere un notevole aiuto per conservare il “colesterolo buono” (HDL) e ridurre quello cattivo (LDL).
Nei piani alimentari che elaboro è sempre presente in dosi importanti, sempre da aggiungere a crudo e deve essere scelto di buona qualità.
Mai e dico mai eliminare l’olio senza una reale ragione, ma solo perchè si pensa che faccia ingrassare. In realtà le cose che ci ingrassano sono ben altre.
Sono rimasta sorpresa nel mio viaggio in America quando ho notato che lo vendevano anche in farmacia, quasi fosse un farmaco e se vogliamo in qualche modo lo è.
Attenzione alle allergie!
Si può essere allergici o avere fastidi ingerendo olio di oliva? Ahimè! Succede! Anche se a onor del vero le principali reazioni allergiche con cui mi sono interfacciata riguardano per lo più allergia al polline dell’ulivo, piuttosto che all’oliva stessa, ma esistono dei casi certificati e conclamati.
La pollinazione dell’ulivo va da aprile a luglio con un picco massimo a maggio, in cui chi è allergico al polline di ulivo ha il massimo della sintomatologia che può essere rinite, asma, congiuntivite, insomma i tipici sintomi di una allergia.
Non necessariamente l’allergia all’ulivo comporta allergia all’olio di oliva, si parla di pollini e frutto, resta il fatto che solo un allergologo può aiutare quando ci siano dei dubbi.
Dal punto di vista nutrizionale ci sono altri oli vegetali che possono anche se solo in parte ricoprire quello che è il ruolo del nostro olio evo. Per cui ribadisco l’importanza di non escludere nessun cibo, meno che mai l’olio di oliva, se non si ha la conferma da parte di un medico che è cosa necessaria.
E come non citare Pablo Neruda che dell’olio fa un’ode:
Non soltanto il vino canta,
anche l’olio canta,
vive in noi con la sua luce matura
e tra i beni della terra
io seleziono,
olio,
la tua inesauribile pace,
la tua essenza verde,
il tuo ricolmo tesoro che discende
dalle sorgenti dell’ulivo.
(Pablo Neruda)