Test dell’udito: come funziona e quando farlo

Con l’avanzare dell’età può capitare che l’udito possa diminuire. La perdita dell’udito può essere dovuta semplicemente al passare del tempo, ma in alcuni casi può anche essere dovuta a fattori ambientali. Non è raro infatti che persone che per anni hanno lavorato in ambienti particolarmente rumorosi possano progressivamente sentire sempre meno.

In tutti questi casi potrebbe essere utile effettuare un test dell’udito, chiamato controllo audiometrico, per valutare la sensibilità del nostro orecchio in relazione ad una gamma di suoni, fino ad effettuare un audiogramma, ossia un test per misurare il suono più silenzioso che può essere percepito.

Perdita uditiva: i vari livelli

Molto spesso, i primi sintomi della perdita uditiva è più facile che vengano percepiti da parenti e amici stretti, piuttosto che dalla persona stessa. Questo avviene quando il sintomo è molto lieve, e rimane comunque al di sotto dei 40 dB.

Man mano che la perdita dell’udito progredisce si parla di ipoacusia moderata, quando si fatica a seguire il parlato  e i rumori lievi entro i 70 dB, e di perdita uditiva severa, entro i 90 dB, per cui si fatica costantemente a comprendere il parlato e percepire i rumori. Nei casi più gravi, in cui si tendono a sentire solamente rumori molto forti, si parla infine di ipoacusia profonda.

I metodi per testare il proprio livello uditivo sono molti, e andranno valutati a seconda del singolo caso da un professionista, che vi guiderà nella scelta del test dell’udito più adatto in base alle proprie necessità.

Come avviene un controllo audiometrico

Un controllo audiometrico, o più semplicemente test dell’udito, viene fatto in presenza di un audiologo professionista. Durante la visita è molto importante condividere col medico tutti i sintomi che si hanno sia nel quotidiano che durante la visita stessa. Specificare quindi se si è sofferto di dolori alle orecchie di recente, se si è soliti sentire sibili o ronzii, se in particolari situazioni si prova dolore all’orecchio e in relazione al livello di difficoltà a sentire i suoni, la TV o la gente che parla.

Durante il test dell’udito, l’audiologo, come prima cosa, provvederà a analizzare le orecchie, controllando che non ci siano blocchi che possano rendere difficoltosa la visita. Se la situazione lo consente, quindi, procederà con l’esecuzione dell’audiogramma, che richiederà circa 20 o 30 minuti di tempo.

Nello specifico, durante l’audiogramma, vengono indossate delle cuffie, attraverso le quali vengono riprodotti dei suoni ai quali si dovrà rispondere sulla base della propria percezione. L’audiogramma viene svolto in un orecchio alla volta, in quanto il livello uditivo di ciascun orecchio potrebbe di fatto essere differente.

Se i risultati sono soddisfacenti la visita termina qui, in caso contrario l’audiologo potrebbe proporre dei test aggiuntivi per valutare al meglio la situazione.

I principali test che possono essere eseguiti per valutare il livello uditivo di un paziente sono: audiometria tonale, audiometria ossea, audiometria vocale, timpanometria e audiogramma. A seconda dei sintomi lamentati dal paziente e dalle considerazioni che verranno fatte in seguito alla visita, sarà l’audiologo a prescrivere al paziente quale di questi test effettuare.


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