Lo Schiaccianoci tra mito e leggenda

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Ho sempre avuto paura dello Schiaccianoci, il soldatino di legno della Turingia che ha ispirato il racconto “Lo schiaccianoci e il re dei topi” di Ernst Hoffmann, così come la storia narrata da Alexandre Dumas e l’omonimo balletto di Tchaikovsky.

L’immagine dello Schiaccianoci sortisce in me lo stesso orrore che molti provano per i clown. Insomma, proprio non amo la sua immagine. Negli ultimi anni, però, lo Schiaccianoci è diventato gettonatissimo e, in preda al consumismo,  anche io ho ceduto all’acquisto di un piccolo soldatino che ora è appeso al centro del mio albero di Natale tra palline, angeli, orsetti, renne, pigne e folletti.

In questo periodo i negozi sono pieni di soldatini di ogni dimensione e foggia, da quello più tradizionale a quello più stravagante come lo Schiaccianoci rock con tanto di occhiali da sole, ciuffo ribelle e chitarra elettrica.

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A contribuire alla diffusione dello Schiaccianoci anche le foto condivise sui social dalle influencer che durante il periodo natalizio mostrano le loro case magnificamente addobbate a festa. Come non desiderare quelle abitazioni, quel benessere ed anche lo Schiaccianoci?

Schiaccianoci, origine e leggenda

Tralasciando però la mia personale avversione per l’immagine del soldatino, ciò che invece mi affascina è la sua storia, le sue origini.

Sembra che il soldatino oggi considerato un potente portafortuna, in grado di tenere lontano gli spiriti maligni, sia nato come elemento di protesta. Si narra, infatti, che nel XVI secolo, in Germania, gli abitanti di un piccolo paese della Turingia, a causa delle tasse troppo pesanti, si ribellarono costruendo un soldatino di legno gigante.

Allo Schiaccianoci è legato anche una leggenda che vede come protagonista un ricco e burbero contadino. A causa del suo carattere ostile il contadino trascorreva il Natale rinchiuso nella sua abitazione schiacciando noci. Solo quando divenne molto vecchio fu costretto a chiedere aiuto agli abitanti del paese per continuare a schiacciare le sue noci. Tanti proposero idee e soluzioni, ma a colpire l’anziano fu la soluzione proposta da un intagliatore di Seiffen che costruì un soldatino di legno dotato di mascelle tanto forti da essere in grado di schiacciare anche le noci più dure. Quella soluzione sciolse il cuore del contadino al punto tale che decise di donare tutti i suoi averi ai bisognosi. Ecco perchè lo Schiaccianoci oggi è considerato simbolo di buon auspicio, armonia e fratellanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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