In esclusiva al Pungiglione Stabiese è intervenuto in qualità di ospite l’ex portiere del Torino e Piacenza, Luigi Simoni.
Simoni, bandiera del Cosenza, ci racconta la prossima sfida contro la Juve Stabia e ci farà rivivere un meraviglioso salto nel calcio romantico negli anni 90:
– La piazza crede nella vittoria finale?
“La piazza ci crede e ci spera. La Città e la società sono pronte per questo grande salto. Ovviamente non è facile, però ci credono e ci spero.”
– Giorgio Roselli è il valore aggiunto a questo Cosenza?
“Personalmente non lo conosco di persona. Ci ho giocato contro quando giocavo a calcio. In questo anno e mezzo ha fatto bene . Il Cosenza non è un top team ma sta lottando alla grande e penso che il Mister ci abbia messo del suo.”
– Torneo equilibrato. Chi lo vince ?
“Personalmente ricorda il campionato 1987-88 dove lo vinse il Cosenza contro ogni pronostico. Il Foggia anche allora con Pippo Marchioro in panchina era la favorita. Quest’ anno Benevento, Lecce e Foggia e la stessa Casertana sono fortissime ma spero che si ripeta la storia di quel torneo magico.”
– Cosenza- Juve Stabia?
“La Juve Stabia è una squadra ostica. Le campane in queste partite danno sempre qualcosa in più sul piano del carattere. Il Cosenza dovrà fare molta attenzione, le vespe sono in ripresa.”
– Lei come allenatore ha avuto un certo Gianni Di Marzio, un personaggio che è una icona a Castellammare di Stabia. Che ricordo ha?
“Un grande personaggio. Ho imparato tanto da lui. Un allenatore di carattere . Ogni partita ci faceva lottare con il cuore e vincemmo un campionato grazie a lui.”
– Lei è stato alle dipendenze di grandi allenatori come Giorgi, Cagni, Sonetti, Lido Vieri altro personaggio legato a Castellammare….
“Giorgi che purtroppo è scomparso da poco e come detto prima Di Marzio. Ho imparato tanto da loro.”
– Se le dico Denis Bergamini….
“Un fratello. Una ferita sempre aperta. Spero che riesca a trovare giustizia.”
-Quando Bergamini è scomparso io ero piccolo, purtroppo non lo ricordo da calciatore, ma ho letto che era ed è ben voluto da tutti. La piazza lo ama. Che giocatore era?
“Un giocatore che si vedeva poco ma in campo si faceva sentire. Di Marzio gli affidava sempre il giocatore più pericoloso. Una volta ha giocato contro Zola e Rui Barros e Denis non gli fece vedere praticamente mai la palla. Dal punto di vista umano devo essere sincero, la piazza ha iniziato ad ammaralo tantissimo dopo la sua scomparsa. La sua morte ingiusta non poteva passare inosservata.”
– Lei ha giocato in Serie A ed ha avuto tanti campioni al suo fianco. Cito i vari, Angloma , Pelè, Silenzi, Pessotto, Di Francesco, Taibi….
“Ricordo con affetto Stefano Cuoghi, un giocatore che ricorda Bergamini, un grande personaggio, un vero capitano. Tecnicamente ovviamente Abedi Pelè. Semplicemente un fenomeno. Lei però ha citato solo quelli che ho avuto come compagni di squadra, da avversari la lista è lunga perché negli anni 90 la serie A era davvero tanta roba.”
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