Angela Procida: “In acqua mi sento libera, l’unica cosa a cui penso è il mio obiettivo” (Intervista)

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Nuotatrice paralimpica, ANGELA PROCIDA gareggia in competizioni internazionali di nuoto. È due volte medaglia d’argento mondiale e medaglia di bronzo europea nel dorso. Ha partecipato alle Paralimpiadi estive del 2020 dove ha raggiunto tre finali.

La sua è una storia di forza, determinazione, resilienza, passione e sacrificio, ma soprattutto è una storia che accende un faro su un tema importante, quello dell’inclusione.

Ospite della I^edizione dell’International Sport Film Festival, la rassegna cinematografica ideata e programmata dal produttore cinematografico Nicola D’Auria, coadiuvata e diretta del regista Ciro Sorrentino e messa in campo dall’Associazione Pragma, la campionessa stabiese ha raccontato del suo esordio nel mondo del nuoto paralimpico, di cosa rappresenti per lei questa disciplina e di quelli che sono i suoi progetti futuri.

angela procida

Angela Procida: “Reggere il passo, competere con se stessa, è questa la prova più difficile”

  • Quando il nuoto paralimpico è entrato nella tua vita?

E’ accaduto tutto per caso. Non sapevo dell’esistenza del nuoto paralimpico. Poi, un giorno, in TV ho assistito alle Paralimpiadi di Londra. Era il 2012. Da quel momento è scattata una molla che poi si è concretizzata con l’incontro con Enzo Allocco, mio attuale allenatore. Ci siamo incontrati a Portici, al centro sportivo, dove ho iniziato a nuotare. Il suo occhio esperto ha notato subito che avevo delle potenzialità, tant’è che mi sono ritrovata quasi subito a gareggiare. Nel 2014 ero ai Campionati Italiani Assoluti e ho sfiorato le Paralimpiadi di Rio.

  • In che senso hai sfiorato le Paralimpiadi di Rio?

Alle qualificazioni ho gareggiato nuotando in una piscina scoperta. Io sono dorsista. Sopra di me non avevo alcun riferimento che mi aiutasse. Vedevo solo cielo e nuvole. Ho perso preziosi secondi nel completare le vasche e per questo non mi sono classificata per le Paralimpiadi di Rio. A ben pensarci, forse, in quell’occasione, ha giocato un ruolo determinante anche la paura che avevo di affrontare una realtà che mi sembrava troppo grande per me che ero all’inizio. Avevo solo 16 anni. Avevo cominciato da pochissimo tempo. Se avessi superato le qualificazioni mi sarei ritrovata catapultata in un mondo, probabilmente troppo grande per quella ragazzina che ero allora.

  • Ora, dopo tante vittorie, è passata la paura?

La paura c’è sempre. Ogni volta che raggiungo un risultato l’asticella si alza. Non solo la mia, anche quella delle mie avversarie che affinano la loro preparazione per essere maggiormente competitive. Reggere il passo, competere con se stessa, è questa la prova più difficile.

angela

  • Cosa rappresenta per te il nuoto?

Per me che sono in carrozzina il nuoto è libertà, è il modo in cui possa sbarazzarmi della carrozzina. E’ anche un modo per spegnere la mia sete di agonismo. A me piace la competizione, quella scarica di adrenalina che ricevi quando punti un obiettivo e fai di tutto per raggiungerlo.

  • Qual è il rapporto con la tua città?

E’ un rapporto di odio e amore. Amore perché, a mio avviso, non c’è città più bella. Me ne accorgo soprattutto quando rientro dai miei viaggi. Castellammare è una città che ha accolto tutti i miei traguardi con grande entusiasmo e di questo sono profondamente grata. Tuttavia, devo riconoscere che è anche una città che offre poco, non solo ai giovani che tendono ad andare via, ma ai cittadini tutti. E’ una cosa che mi rattrista molto perché la città ha davvero tante risorse e potrebbe avere molta più dignità.

  • Sarai ospite della prima edizione dell’International Sport Film Festival. Cosa ne pensi a tal proposito?

Sono contenta che in città venga proposta una rassegna come quella dell’International Sport Film Festival. Spero si tratti di un primo passo per instillare, soprattutto nei giovani, i valori dello sport e scoprire, come è accaduto a me, per caso, eventuali potenzialità nell’ambito dello sport. Un evento che mira ad allargare anche l’offerta turistica della città dal momento che vi hanno preso parte registi e produttori di ogni parte del mondo.

  • Obiettivi futuri?

In programma ho i Campionati Italiani Assoluti in vasca corta e i Mondiali che si terranno tra fine luglio e inizio agosto. Non pratico solo il nuoto, ma anche  paraciclismo e ho un occhio puntato anche sui campionati di paraciclismo.

angela paraciclismo

 

 

 

 

 

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